Nell’ultimo anno, l’81% delle aziende ha registrato un aumento degli attacchi di phishing. Ciò ha puntato i riflettori su quell’intricato intreccio di inganni psicologici volto a indurre gli utenti a compiere errori di sicurezza decisamente rischiosi, l’ingegneria sociale – una minaccia che va diventando sempre più diffusa nel 2024.
Ora che l’IA generativa è praticamente dappertutto, rendendo gli attacchi di phishing sempre più difficili da riconoscere, e che il costo medio di una violazione dei dati ha raggiunto i <a href="https://www.ibm.com/reports/data-breach#:~:text=The%20global%20average%20cost%20of,15%25%20increase%20over%203%20years.#:~:text=The%20global%20average%20cost%20of,15%25%20increase%20over%203%20years.">4,45 milioni di dollari</a>, è giunto il momento di reagire e dimostrare la nostra resilienza.
Abbiamo intervistato 1.000 professionisti IT che operano presso PMI con sedi in USA, Regno Unito, Francia, Germania e Australia per scoprire quale impatto abbia avuto l’ingegneria sociale sulle loro organizzazioni e quali strategie stiano mettendo in atto per difendersi da questa minaccia.
I risultati della nostra indagine sono illuminanti: rivelano che le aziende hanno l’urgenza di adattarsi alla natura mutevole dell’ingegneria sociale e che predomina una dissonanza cognitiva circa la reale efficacia delle attuali difese. Ma soprattutto, che sono determinate a voler eliminare il cuore pulsante di questi attacchi: le password!
Volete saperne di più su come combattere l’ingegneria sociale nella vostra organizzazione?
Scaricate l’e-book completo <a href="http://www.lastpass.com/resources/reports/combatting-social-engineering-in-2024" target="_blank" rel="noopener">da questa pagina</a>.

Nell’ultimo anno, l’81% delle aziende ha registrato un aumento degli attacchi di phishing. Ciò ha puntato i riflettori su quell’intricato intreccio di inganni psicologici volto a indurre gli utenti[..]

[EBOOK] Combattere l’ingegneria sociale nel 2024: dall’adattamento all’eliminazione

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&laquo;Ogni interazione digitale, sia personale che professionale, rappresenta un&rsquo;identit&agrave; diversa. Gestirle in modo facile e sicuro &egrave; fondamentale.&raquo; &ndash; Karim Toubba, Ad di LastPass&nbsp;
Nel nostro mondo sempre pi&ugrave; digitalizzato, ogni accesso rappresenta un potenziale vettore di attacco. Poich&eacute; le minacce informatiche diventano sempre pi&ugrave; sofisticate, l&rsquo;identit&agrave; &egrave; diventata la nuova prima linea di difesa. &nbsp;
Questo &egrave; stato il fulcro del recente dialogo tra Karim Toubba, Ad di LastPass, e Yorn Ziesche, direttore conformit&agrave; e sicurezza IT di Handelsblatt Media Group, durante una sessione speciale sul futuro dell&rsquo;identit&agrave; digitale al WiWo Cyber Protection Day.&nbsp;
<h2>Identit&agrave;: l&rsquo;ultima barriera</h2>

&laquo;Anche dopo aver corretto ogni vulnerabilit&agrave;, l&rsquo;identit&agrave; resta l&rsquo;unico elemento che continua ad avere accesso a tutto.&raquo; &ndash; Yorn, direttore IT, Handelsblatt&nbsp;
Anche disponendo dell&rsquo;infrastruttura pi&ugrave; solida e delle patch pi&ugrave; aggiornate, rimane un punto di esposizione costante: l&rsquo;identit&agrave;. Che si tratti di un giornalista che accede ai sistemi editoriali o di uno sviluppatore che effettua l&rsquo;accesso ai servizi cloud, &egrave; l&rsquo;identit&agrave; la chiave di tutto nonch&eacute; il bersaglio preferito degli aggressori informatici.&nbsp;
Scoprite perch&eacute; Handelsblatt ha scelto LastPass:&nbsp;
<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/vBeEv4OvhaM?si=Ky_gXWOXq7gCLun8" title="YouTube video player" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" referrerpolicy="strict-origin-when-cross-origin"></iframe>
<h2>Presentiamo SaaS Monitoring di LastPass: protegge le identit&agrave; e vi rimette al comando</h2>

Considerata la crescente complessit&agrave; delle identit&agrave; digitali, servono strumenti all&rsquo;altezza per gestirle. Ecco perch&eacute; LastPass si sta spingendo oltre la semplice gestione delle password con il lancio di <a rel="noopener noreferrer" href="https://blog.lastpass.com/posts/%20clarity-not-chaos-take-back-control-with-lastpass-saas-monitoring" target="_blank">SaaS Monitoring</a>, la nuova funzionalit&agrave; delle nostre Esperienze di accesso sicuro,&nbsp;un nuovo approccio pensato per democratizzare la gestione degli accessi.&nbsp;.&nbsp;
SaaS Monitoring di LastPass amplia la protezione delle identit&agrave;: offre un quadro chiaro sia delle applicazioni sia delle identit&agrave; che le utilizzano, aiutando le organizzazioni a rilevare i rischi, applicare i criteri di accesso e chiudere immediatamente ambienti non autorizzati o a rischio. Grazie a questa ritrovata trasparenza, i team IT possono:&nbsp;
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li3" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;">rilevare fenomeni quali l&rsquo;IT ombra e l&rsquo;IA ombra;&nbsp;</li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li3" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;">sapere quali applicazioni vengono utilizzate, da chi e perch&eacute;;&nbsp;</li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li3" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;">mettere in sicurezza le identit&agrave; all&rsquo;interno di tali ambienti;&nbsp;</li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li3" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;">ridurre gli acquisti di software non necessari;&nbsp;</li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li3" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;">applicare i criteri di sicurezza con pi&ugrave; efficacia.&nbsp;</li>
</ul>
Combinando il controllo sulle applicazioni SaaS con la gestione delle identit&agrave; e degli accessi (IAM), LastPass permette alle organizzazioni di passare da una protezione reattiva a un&rsquo;amministrazione proattiva delle identit&agrave;.&nbsp;
<h2>Conclusioni: conoscere la propria identit&agrave; significa comprendere i rischi</h2>

Che siate un colosso mediatico globale o una startup in rapida crescita, il messaggio &egrave; inequivocabile: non potete proteggere ci&ograve; che non riuscite a vedere. L&rsquo;identit&agrave; non &egrave; pi&ugrave; solo un mezzo per effettuare l&rsquo;accesso, ma il fondamento di fiducia, autenticazione e sicurezza.&nbsp;
Con strumenti come LastPass e innovazioni come SaaS Monitoring, potrete finalmente colmare il divario tra protezione e percezione, costruendo un futuro in cui l&rsquo;identit&agrave; non viene solo gestita, ma pienamente controllata.&nbsp;
Scoprite come LastPass pu&ograve; aiutare la vostra organizzazione a proteggere ci&ograve; che conta di pi&ugrave;: le identit&agrave;.&nbsp;Contattate il nostro team commerciale per una dimostrazione gratuita di SaaS Monitoring.
<div class="button-container"><a rel="noopener noreferrer" href="https://www.lastpass.com/contact-sales" target="_blank"><button class="lp-button lp-button--primary">Contattateci</button></a></div>
Guardate la conversazione integrale tra Karim Toubba e Yorn Ziesche:
<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/DSsYPlY1gg0?si=n929_Zk_npqFi9Uy" title="Lettore video YouTube" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" referrerpolicy="strict-origin-when-cross-origin"></iframe>

Smettete di gestire le password e iniziate a proteggere le identità 

Scoprite come LastPass può aiutare la vostra organizzazione a proteggere ciò che conta di più: le identità.

Smettete di gestire le password e iniziate a proteggere le identità

Il mondo delle applicazioni SaaS è in piena espansione. Con ricavi destinati a sfiorare i <a href="https://www.globenewswire.com/news-release/2023/12/13/2795383/0/en/With-18-7-CAGR-SaaS-Market-Size-to-Surpass-USD-908-21-Billion-by-2030.html">mille miliardi di dollari entro il 2030</a>, le imprese dimostrano di adorare il modello “software come servizio” perché è conveniente, scalabile e facile da distribuire.
Ma, a volte, troppa abbondanza può trasformarsi in un problema.
La <a href="https://blog.lastpass.com/posts/saas-sprawl">proliferazione incontrollata di applicazioni SaaS</a> espone la vostra azienda a rischi seri come l’IT ombra, l’IA ombra e costi in rapida ascesa.
Vi servirebbe uno strumento semplice, integrato e sicuro che sia in grado di offrirvi un quadro chiaro delle applicazioni senza obbligarvi ad affrontare complesse integrazioni, ingenti investimenti iniziali o abbonamenti mensili esorbitanti.
Per fortuna, LastPass l’ha creato: si chiama SaaS Monitoring.
Con SaaS Monitoring, potete vedere quali applicazioni vengono utilizzate in tutta l’organizzazione, a prescindere dalle sue dimensioni.
Vi basta un semplice clic per individuare all’istante gli strumenti non approvati o non verificati, monitorare l’adozione delle applicazioni, i livelli di utilizzo e l’attività degli utenti nonché applicare i criteri di gestione delle password e degli accessi.
 <iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/nplnOEG0Cqs?si=ISuZnuIemFF9dRHO" title="Lettore video YouTube" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" referrerpolicy="strict-origin-when-cross-origin"></iframe> 
<div class="button-container"><a rel="noopener noreferrer" href="https://www.lastpass.com/resources/demo/password-and-identity-management" target="_blank"><button class="class lp-button--red-outline">Richiedete una dimostrazione</button></a></div>
<h2 class="p3" style="color: #0f374e; margin: 0px 0px 10.7px;">Cosa rischiate se non gestite il vostro ecosistema SaaS</h2>
Se non state gestendo proattivamente le vostre applicazioni SaaS con uno strumento di monitoraggio dedicato, lasciate la porta spalancata a tutta una serie di rischi, che sono concreti e continuano a crescere:
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li4" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;"><a href="https://zylo.com/blog/saas-statistics/">Il 60,8% delle applicazioni SaaS addebitate come spese aziendali</a> presenta valutazioni di sicurezza “scarse” o “molto scarse”.</li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li4" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=nplnOEG0Cqs">Il 38% dei dipendenti condivide informazioni di lavoro</a> con strumenti IA non approvati, esponendo l’azienda a potenziali violazioni di conformità.</li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li4" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;">Entro il 2027, <a href="https://www.gartner.com/en/newsroom/press-releases/2023-03-28-gartner-unveils-top-8-cybersecurity-predictions-for-2023-2024">il 75% dei collaboratori</a> utilizzerà tecnologie senza l’ok dell’IT.</li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li4" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;"><a href="https://www.ibm.com/think/insights/hidden-risk-shadow-data-ai-higher-costs">Una violazione dei dati aziendali dovuta all’IT ombra</a> attualmente richiede oltre 5,3 milioni di dollari per le operazioni di ripristino.</li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li4" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;"><a href="https://www.grip.security/saas-security-risks-report-2025">Nell’80% delle applicazioni ombra</a>, funzionalità quali Single Sign-On, autenticazione a più fattori e controllo degli accessi basato sul ruolo non risultano attive, e oltre metà degli utenti (il 52%) accede con password facili da intuire.</li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li4" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;"><a href="https://zylo.com/blog/saas-statistics/">Il 53% delle licenze SaaS</a> rimane inutilizzato, generando sprechi economici: ogni anno, mediamente le aziende con meno di 399 dipendenti sprecano $ 500.000, mentre quelle che ne hanno tra 400 e 799 registrano spese non necessarie per 1,3 milioni di dollari.</li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li4" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;">Negli ultimi due anni, il 52% delle violazioni e il 50% delle fughe di dati sono stati causati da <a href="https://thehackernews.com/2024/06/the-annual-saas-security-report-2025.html">applicazioni SaaS non gestite</a>.</li>
</ul>
<h2 class="p5" style="color: #0f374e; margin: 0px 0px 5.3px;">SaaS Monitoring di LastPass vi rimette al comando</h2>
Non lasciate che la vostra azienda venga sopraffatta dalla proliferazione del SaaS!
Con SaaS Monitoring potrete finalmente automatizzare la gestione delle applicazioni SaaS e la sicurezza delle credenziali da un’unica dashboard intuitiva.
Distribuzione immediata: essendo pronto all’uso, basta un clic per attivare il monitoraggio delle applicazioni SaaS e ottenere subito un quadro chiaro.
<img src="https://www.lastpass.com/-/media/fd11a693f40149439b974144e00457cf.png" >
Zero stress: basta abilitare il monitoraggio tramite l’estensione browser di LastPass, senza bisogno di installare agenti.
<img src="https://www.lastpass.com/-/media/807cbd03cad5460a9358c9f1bb06ff31.png" >
Copertura completa: controllate l’intero parco SaaS e garantite l’applicazione uniforme dei criteri di sicurezza relativi a password e identità.
<img src="https://www.lastpass.com/-/media/91ae0f6148234761ba55006cb8d265e1.png" >
Con SaaS Monitoring, vi offriamo uno strumento con cui potrete:
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li6" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;">Debellare l’IT ombra e l’IA ombra scovando qualsiasi strumento non approvato in uso tra il vostro team.</li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li6" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;">Individuare le pratiche rischiose dei dipendenti, inclusi quelli precedenti, per prevenire la perdita di dati, come quando vi accedono o li condividono in modo improprio.</li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li6" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;">Eliminare le applicazioni inutilizzate da oltre 30 giorni per ridurre gli sprechi.</li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li6" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;">Tagliare le licenze ridondanti e reinvestire i risparmi in strumenti davvero utili.</li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li6" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;">Far rispettare i criteri di sicurezza relativi alla gestione di credenziali e privilegi per rimanere conformi a normative come GDPR, HIPAA e PCI.</li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li4" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;">Muovere i primi passi con Esperienze di accesso sicuro, un nuovo approccio destinato a democratizzare la gestione degli accessi.</li>
</ul>
Il rimedio alla proliferazione del SaaS è rapido, semplice e conveniente con SaaS Monitoring di LastPass.
Richiedete subito una dimostrazione gratuita per scoprire come cambia le cose.
<div class="button-container"><a rel="noopener noreferrer" href="https://www.lastpass.com/resources/demo/password-and-identity-management" target="_blank"><button class="class lp-button--red-outline">Richiedete una dimostrazione</button></a></div>
E non dimenticate di iscrivervi al nostro prossimo webinar, “SaaS Sprawl: The Reality (World)” (in inglese), a <a rel="noopener noreferrer" href="https://lastpass.registration.goldcast.io/series/4ecadf68-7fb5-4aa3-9a17-1c37ecb6c3f5" target="_blank">questa pagina</a>.

Ci vuole ordine, non caos: riprendete il controllo con SaaS Monitoring di LastPass 

Se la proliferazione del SaaS ti preoccupa, ora hai la soluzione: SaaS Monitoring di LastPass

Ci vuole ordine, non caos: riprendete il controllo con SaaS Monitoring di LastPass

Abbiamo snellito i processi, potenziato gli strumenti a vostra disposizione e introdotto vantaggi concreti per aiutarvi a crescere in modo sostenibile, scoprire nuove opportunit&agrave; di guadagno e costruire relazioni pi&ugrave; forti e durature con i vostri clienti. Ecco i punti chiave:
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li3" style="color: #262626; margin: 0px;">Ottimizzazione del programma per i partner: vantaggi chiari, sconti garantiti alla registrazione delle transazioni e un&rsquo;integrazione perfetta con il nuovo portale a disposizione dei partner per un&rsquo;esperienza uniforme e trasparente a tutti i livelli.</li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li3" style="color: #262626; margin: 0px;">Centralizzazione del portale per i partner: formazione, supporto, risorse promozionali, gestione dei casi e monitoraggio dei risultati sono accorpati un unico hub per aiutarvi a lavorare in modo pi&ugrave; rapido ed efficace con un accesso semplificato a tutto ci&ograve; che vi serve.</li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li3" style="color: #262626; margin: 0px;">Miglioramento dell&rsquo;esperienza di amministrazione per MSP: la reportistica avanzata aiuta i fornitori di servizi gestiti a semplificare la fatturazione, gestire gli addebiti proporzionali e creare sommari esecutivi per i clienti che mostrano chiaramente il tasso di adozione del prodotto, i punteggi di sicurezza e il ritorno sull&rsquo;investimento.&nbsp;</li>
</ul>
Che la vostra azienda si occupi di servizi gestiti, rivendita, distribuzione, integrazioni tecnologiche o vendita sul cloud, la aiuteremo a crescere con una soluzione di alta qualit&agrave; che rende la gestione delle password semplice, sicura e veloce.
<h2 class="p5" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;">Perch&eacute; diventare partner di LastPass?</h2>
<h3 class="p7" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px 0px 10.7px;">Collaborazione semplice, crescita sicura</h3>
Essere partner di LastPass &egrave; facile e gratificante: vantaggi chiari, supporto personalizzato e una gamma completa di contenuti promozionali e formativi, creati appositamente per i partner e disponibili in diverse lingue. Il nostro programma vi offre un supporto dedicato, una gestione semplificata dei casi e un portale centralizzato da cui accedere immediatamente a tutte le informazioni pi&ugrave; importanti.
<h3 class="p7" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px 0px 10.7px;">Pi&ugrave; opportunit&agrave;, pi&ugrave; crescita</h3>
Con LastPass potete aumentare le vendite, ampliare la vostra offerta e attrarre nuovi clienti, rispondendo alla crescente richiesta di soluzioni per la sicurezza digitale.
&nbsp;
Il nostro prodotto &egrave; leggero, redditizio e si integra facilmente con qualsiasi stack di sicurezza preesistente, offrendo una soluzione semplice ed efficace per soddisfare le diverse esigenze dei clienti. Con margini competitivi, entrate ricorrenti e incentivi alle vendite, LastPass vi aiuta ad ampliare il vostro portafoglio, aumentare l&rsquo;adozione da parte dei clienti e garantire una crescita costante del fatturato.
<h3 class="p9" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;">Eccellenza nella collaborazione di canale</h3>
Il nostro team di esperti nelle vendite di canale guida il successo di LastPass con una competenza senza pari e un riconoscimento consolidato nel settore. Nel 2024, <a href="https://www.businesswire.com/news/home/20240515263652/en/CRN-Recognizes-Amy-Appleyard-of-LastPass-on-the-2024-Women-of-the-Channel-List">CRN</a> ha inserito Amy Appleyard (responsabile entrate di LastPass) nella prestigiosa lista Women of the Channel. CRN ha inoltre premiato Jessica Couto (vicepresidentessa canali e alleanze globali di LastPass) per la sua leadership nelle vendite di canale e il suo ruolo chiave nel migliorare l&rsquo;offerta dedicata ai partner.
&nbsp;
 Con decenni di esperienza nel campo della cibersicurezza e dei programmi di canale, la loro visione ha trasformato il mercato, fissando nuovi standard. Essere partner di LastPass significa entrare in contatto con leader che conoscono il settore a 360&deg;, dall&rsquo;esperienza diretta come clienti e fornitori di servizi, fino alla creazione e all&rsquo;ottimizzazione di programmi dedicati ai partner.
<h3 class="p9" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px;">Formazione e supporto su misura per i partner</h3>
Il LastPass Partner Program vi offre una formazione rapida e completa, oltre a un supporto costante per aiutarvi a vendere e gestire al meglio le nostre soluzioni.
&nbsp;
<a href="https://www.lastpass.com/university">LastPass University</a>, la nostra piattaforma LMS, vi mette a disposizione strumenti e documentazione di natura tecnica, commerciale e promozionale. E per ogni necessit&agrave;, siamo sempre al vostro fianco con linee telefoniche dirette, un team di supporto globale, chatbot, pagine di assistenza dedicate, manager regionali e responsabili del successo dei partner.
&nbsp;
Il LastPass Partner Program consente ai partner di tutto il mondo di offrire ai propri clienti una gestione delle password sicura, semplice ed efficiente. Aiuta le aziende partner di tutte le dimensioni e con qualsiasi esigenza tecnica a crescere e generare valore con una soluzione di sicurezza e collaborazione facile da adottare. Il vostro partner per ogni password.
&nbsp;
Scoprite di pi&ugrave; sul LastPass Partner Program <a rel="noopener noreferrer" href="https://www.lastpass.com/partner" target="_blank">qui</a>.
&nbsp;

Il vostro partner per ogni password. 

Il LastPass Partner Program consente ai partner di tutto il mondo di offrire ai propri clienti una gestione delle password sicura, semplice ed efficiente.

Il vostro partner per ogni password

La nostra nuova campagna in collaborazione con il Sig. Millefogli
Quando sono entrato a far parte di LastPass all’inizio dell’anno e ho iniziato ad approfondire le principali difficoltà riscontrate dai nostri clienti, ho scoperto che troppe aziende – anche alcune delle più innovative – fanno ancora affidamento su pratiche obsolete e rischiose per gestire le password. 
È un problema che conosciamo tutti: quei foglietti adesivi attaccati ai monitor pieni di password che, invece, dovrebbero essere private. Certo, soluzioni del genere sono semplici, comode e familiari, ma rappresentano anche un anello debole nella catena della sicurezza, sia personale che aziendale. Sostanzialmente, qualcosa che era iniziato come un espediente per risparmiare tempo si è ormai trasformato in un rischio sottovalutato.  Purtroppo, non si tratta solo di un problema marginale, perché è una vera e propria responsabilità aziendale. 
Per questo, noi di LastPass oggi siamo orgogliosi di lanciare la nostra nuova campagna: il Sig. Millefogli. I foglietti adesivi sono un richiamo simpatico e familiare al caos che regna in molti luoghi di lavoro, ma portano con sé un messaggio chiaro: è arrivato il momento di cambiare. È ora di abbandonare il caos dei foglietti adesivi e passare a una sicurezza senza intoppi. Ma sappiamo bene quanto sia difficile ottenere un controllo totale e la tranquillità assoluta. Ecco perché noi di LastPass vogliamo assicurarvi protezione e capacità di supervisione, insieme a una gestione delle password che sia semplice e immediata per tutto il vostro team. 
<h2 class="p1" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px 0px 10.7px;">La sveglia: le aziende hanno bisogno di aiuto per gestire le password, ora più che mai  </h2>
Con il rapido evolversi della tecnologia e delle minacce informatiche, le aziende devono ripensare il modo in cui gestiscono la sicurezza. I foglietti adesivi e le e-mail condivise tra i dipendenti forse funzionavano in tempi più semplici, ma oggi le cose sono più complicate: l’IT ombra è tra le maggiori minacce per le aziende, le applicazioni non monitorate e la carenza di igiene informatica lasciano le aziende vulnerabili, e le credenziali dimenticate sono bombe a orologeria pronte a esplodere. Basta una password vulnerabile, visibile a tutti, per mettere a rischio la vostra azienda.  
Per troppo tempo la gestione delle password è stata considerata come un aspetto marginale, qualcosa di cui solo il reparto IT doveva preoccuparsi. Ma i tempi sono cambiati, facendo emergere una nuova consapevolezza: la sicurezza deve essere semplice, integrata e, soprattutto, una responsabilità condivisa.  
Ecco perché abbiamo capito che per LastPass fosse arrivato il momento di fare di più che offrire un gestore di password all’avanguardia. Dovevamo ridefinire il modo in cui sensibilizziamo le persone alla sicurezza e alla gestione delle password, trasformandolo in qualcosa che le coinvolgesse e le toccasse più da vicino. Volevamo dimostrare quanto queste vecchie abitudini non solo rallentino il lavoro, ma mettano a rischio l’intero sistema aziendale. 
Quando noi di LastPass parliamo di questo rischio, lo identifichiamo con il Sig. Millefogli.  È qualcuno che se ne va in giro completamente ricoperto delle vostre password ed è la prova che la loro gestione è diventata un problema. È caotico e pasticcione, e le sue ricette per la sicurezza sono scribacchiate in foglietti adesivi sui monitor, in agende consumate o file Excel interminabili. Spesso non riesce a vedere dove va e inciampa sui suoi stessi fogli, producendo una vera e propria esplosione di carta che svolazza in mezzo a tutti e rivela i vostri segreti.  
<h2 class="p1" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin: 0px 0px 10.7px;">La trasformazione: dal caos al controllo  </h2>
Ed è qui che LastPass fa la differenza. Trasformiamo il caos delle password dimenticate, dell’IT ombra e dei foglietti adesivi dai mille rischi in un ambiente organizzato, sicuro e produttivo. LastPass non è solo uno strumento: lo abbiamo progettato per difendervi. La nostra piattaforma di gestione delle password non si limita a conservare credenziali, bensì aiuta le aziende a cambiare il modo in cui proteggono i dati, gestiscono gli accessi e si liberano dai rischi. Sappiamo che la vera sicurezza è invisibile quando è uniforme ed efficace quando è semplice. LastPass offre alle imprese un quadro completo, un controllo centralizzato e una protezione totale di tutte le credenziali, perché la sicurezza di un’azienda è pari a quella della sua password più debole.  
La nostra promessa è semplice e profonda: LastPass protegge tutti i vostri accessi. Perché ogni accesso conta. Crediamo in un mondo in cui le aziende non si espongono a rischi inutili per colpa di password non sicure. Siamo qui per aiutare le aziende ad abbandonare le pratiche obsolete o rischiose e gli accessi non gestiti, aprendo le porte a un futuro dove ogni password è protetta, sicura e sempre accessibile.  
Questa campagna non è solo una strategia di marketing, ma un impegno concreto per ridefinire il concetto di sicurezza nel mondo moderno, dimostrando che proteggere la propria azienda può essere semplice ed efficace. È ora di adottare una sicurezza all’altezza delle sfide moderne. Lasciatevi alle spalle l’era dei foglietti adesivi, delle password dimenticate, degli accessi non protetti e dei rischi inutili. Scegliendo LastPass la vostra azienda sceglie sicurezza e protezione, rinunciando a vulnerabilità ed esposizione. Unitevi a noi per dire addio ai foglietti adesivi, prendere il controllo dell’IT ombra e proteggere ogni accesso. E sì, concediamoci un sorriso a spese del caro vecchio Sig. Millefogli.  
Perché non ci limitiamo a proteggere le aziende: stiamo ridefinendo il vero significato della sicurezza.

Dal caos delle password all’eden per le aziende 

La nostra nuova campagna in collaborazione con il Sig. Millefogli 

Quando ad aprile del 2022 mi è stato affidato l’incarico di amministratore delegato di LastPass, ero entusiasta di entrare a far parte di una società che non solo era pioniera nel settore della gestione aziendale delle password, ma anche leader di mercato con un marchio prestigioso e una base clienti fedele e attiva. La crescita impressionante registrata dalla società ha spinto il CdA di GoTo a scorporare LastPass per renderla autonoma.
Allo stesso tempo, mi incuriosiva la mancanza di innovazione che aveva caratterizzato per anni la verifica delle identità digitali, nonostante il crescente numero di attacchi mirati agli utenti. Considerata la mia esperienza nella sicurezza e nella gestione dei prodotti, ho deciso di cogliere questa opportunità irripetibile per dare impulso all’innovazione in questo settore e contribuire a plasmare il futuro dell’autenticazione.
Negli ultimi due anni, abbiamo lavorato senza sosta per trasformare quasi del tutto la nostra organizzazione. Guidare l’evoluzione di LastPass in una società indipendente è stata certamente una sfida impegnativa, ma anche un privilegio straordinario.
Oggi sono orgoglioso di condividere con voi la storia della nostra evoluzione e il futuro radioso che ci attende.
<h2 class="p1" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px;">La costruzione delle nostre basi</h2>
Il nostro viaggio è iniziato con la sfida di rendere LastPass una società autonoma e indipendente. Questo ci ha offerto l’opportunità unica di riprogettare i nostri sistemi principali, modernizzandone l’infrastruttura per rispondere meglio alle esigenze dei nostri clienti, molti dei quali usano il nostro prodotto quotidianamente. La separazione dall’azienda madre ci ha anche permesso di riesaminare piattaforme, processi e sistemi aziendali, ottimizzando quelli essenziali e introducendone di nuovi per dare un sostegno innovativo alla nostra crescita futura.
Diventare una società indipendente ci ha offerto anche una rara occasione per rinnovare la nostra cultura aziendale. Così l’abbiamo colta per rafforzare la nostra squadra con nuovi dirigenti e centinaia di talenti pronti a promuovere una cultura che affonda le sue radici nella responsabilità. La vera responsabilità, però, si dimostra con i fatti, non con le parole!
Ecco perché sono orgoglioso di dire che abbiamo ricostruito LastPass da zero, accelerando i nostri piani di separazione, rispondendo a un incidente di violazione ed emergendone come società di sicurezza informatica indipendente.
<h2 class="p1" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px;">La protezione del nostro nucleo</h2>
In questa nuova fase come società indipendente, ci siamo impegnati in un investimento pluriennale e multimilionario nella sicurezza, che coinvolge persone, processi e tecnologie.
Questo investimento è iniziato con le persone. Sotto la guida del primo responsabile LastPass delle tecnologie di sicurezza, Christofer Hoff, abbiamo formato un team di sicurezza dedicato, composto principalmente da veterani del settore con una grande esperienza nella cibersicurezza, in modo da poter operare in modo scalabile e difenderci meglio dalle minacce informatiche in continua evoluzione. In particolare, abbiamo istituito il team POST (Privacy Operations, Safety and Trust), dedicato alla tutela della privacy dei nostri clienti e alla prevenzione di frodi e abusi, e il team TIME (Threat Intelligence, Mitigation and Escalations) – primo nel suo genere tra i gestori di password – incaricato di tenere sotto controllo il panorama dinamico delle minacce IT e, tramite il <a rel="noopener noreferrer" href="https://blog.lastpass.com/categories/lastpass-labs" target="_blank">LastPass Labs</a>, fornire ai nostri clienti, così come all’intero settore, informazioni preziose e strumenti pratici per affrontarle.
Potendo contare sulle persone più adatte, abbiamo condotto una valutazione completa delle nostre operazioni, che ha portato alla creazione di procedure, politiche e controlli di accesso su misura per la nuova società. Questo ci ha permesso non soltanto di mantenere le importanti certificazioni di sicurezza di terze parti che i nostri clienti si aspettano, come SOC 2 tipo II e ISO 27001, ma anche di ottenere nuovi standard di privacy e sicurezza, incluso SOC 3, C5, TRUSTe e il Controllo della sicurezza indipendente di Google Play.
Infine, abbiamo condotto una valutazione completa del nostro stack tecnologico, che ha coinvolto infrastruttura, prodotti e dispositivi. Come risultato, ci siamo spostati su una nuova piattaforma cloud dedicata, altamente disponibile e sicura, abbiamo progettato, costruito e implementato una nuova software factory inattaccabile e abbiamo distribuito ulteriori strumenti di protezione nei nostri nuovi ambienti di sviluppo e produzione. Abbiamo anche investito nella fornitura di nuovi dispositivi aziendali a ogni dipendente per proteggere al meglio ogni singolo endpoint.
Come spesso ho detto ai clienti, ai partner e ai potenziali clienti con cui mi sono ritrovato a parlare, vista l’ampiezza degli investimenti realizzati per trasformare LastPass, forse è più facile dire cosa non è cambiato, piuttosto che descrivere nel dettaglio tutte le novità introdotte.
<h2 class="p1" style="color: rgba(0, 0, 0, 0.85); margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px;">La direzione del nostro futuro</h2>
Da quando sono entrato a far parte di LastPass, ho avuto la fortuna di incontrare centinaia di clienti aziendali e di ascoltare ancora più clienti privati su LinkedIn e sugli altri social: il vostro feedback è inestimabile per costruire insieme il futuro.
Anche se nel frattempo sono cambiate molte cose in LastPass, la nostra missione rimane quella di aiutare i nostri oltre 100.000 clienti aziendali e i milioni di utenti privati ad accedere in modo semplice e sicuro alle applicazioni e ai servizi online di cui hanno bisogno. E credo che i cospicui investimenti che abbiamo realizzato vadano esattamente in quella direzione, perché non riguardano solo il presente, bensì pongono le basi per il futuro. Ora che le basi della nuova società si sono consolidate, stiamo rivolgendo nuovamente la nostra attenzione all’innovazione, con l’obiettivo di aiutare le aziende a risolvere una delle maggiori sfide che si ritrovano oggi ad affrontare: gestire il vasto ecosistema di applicazioni SaaS e i rischi che queste comportano. Ora più che mai, c’è un bisogno urgente di soluzioni semplici da usare, in grado di garantire un quadro chiaro e una gestione efficace di tutte le applicazioni, gli account e i dati in uso, contribuendo al contempo a mantenere sicurezza, conformità e controllo dei costi.
Ecco perché stiamo estendendo le nostre soluzioni oltre la gestione delle password: per aiutare le aziende a monitorare meglio le proprie attività nel cloud prevedendo nuovi casi d’uso per la gestione delle identità e degli accessi (IAM). È un’evoluzione naturale del nostro obiettivo di semplificare l’IAM, rendendo gli accessi più sicuri e facili da gestire per le organizzazioni di tutte le dimensioni, non solo per le grandi imprese.
Nei mesi e nei trimestri a venire, è prevista l’introduzione di nuove funzionalità LastPass progettate per offrire alle aziende una maggiore supervisione delle applicazioni SaaS utilizzate dal proprio organico e per aiutare i dipendenti ad accedervi in modo più semplice e sicuro. Per i clienti privati, abbiamo in programma nuove funzioni che hanno lo scopo di proteggerne ulteriormente la vita digitale. Per quanto riguarda tutti i clienti e i partner LastPass, puntiamo a rendere i nostri prodotti più facili che mai da provare, acquistare e utilizzare.
Il nostro viaggio è tutt’altro che finito: in realtà, è appena iniziato. Le sfide che ci attendono ci entusiasmano e non ci siamo mai sentiti così pronti ad affrontarle. Insieme, non ci stiamo solo adattando al futuro – lo stiamo plasmando!
Noi di LastPass vi siamo grati per la fiducia e il supporto che ci continuate a dimostrare.

Si apre una nuova era per LastPass

La nostra evoluzione in una società indipendente, con la sicurezza come pilastro fondamentale.

Si apre una nuova era per LastPass, parola del nostro Ad

Torna il mese della sicurezza informatica, che quest’anno arriva alla ventunesima edizione. Il tema che lo accompagna, <a rel="noopener noreferrer" href="https://www.cisa.gov/cybersecurity-awareness-month" style="background-color: #ffffff;" target="_blank">la protezione del nostro mondo digitale</a>, ci ricorda quanto sia cruciale il ruolo che svolgiamo nella tutela delle informazioni sensibili. Quando la nostra vita digitale è costantemente minacciata da attacchi informatici e violazioni dei dati, migliorare le pratiche di sicurezza diventa imprescindibile per tutti, sia privati che aziende. Anche quest’anno, il <a rel="noopener noreferrer" href="https://staysafeonline.org/programs/cybersecurity-awareness-month/" style="background-color: #ffffff;" target="_blank">mese della sicurezza informatica</a> si dimostra l’occasione ideale per agire. 
Per difendere i vostri dati dai pericoli più comuni, bastano quattro semplici mosse: creare password complesse, attivare l’autenticazione a più fattori (MFA), stare attenti al phishing e mantenere aggiornati i software. Insieme, queste misure formano una fortezza praticamente inespugnabile intorno alle vostre informazioni personali.  
<h2 class="p3" style="color: #232326; background-color: #ffffff; margin: 0px 0px 13px;">Scegliete password complesse e usate un gestore di password </h2>
Password vulnerabili o riutilizzate sono un invito aperto per i criminali informatici. Combinazioni come “123456”, “admin” o “password1” sono ormai facili prede per i software di hacking, che, grazie ai moderni supercomputer, sono sempre più veloci. Negli anni, gli hacker hanno accumulato enormi quantità di password trafugate, rendendo gli attacchi basati su password estremamente efficaci. Ecco perché le password semplici e facili da indovinare, soprattutto se usate per più account, sono la causa di molte violazioni dei dati.  
<h3 class="p4" style="color: #232326; background-color: #ffffff; margin: 0px 0px 16px;">Perché le password complesse sono importanti </h3>
<a rel="noopener noreferrer" href="https://blog.lastpass.com/posts/2024/08/password-hygiene" target="_blank">La complessità delle password</a> rappresenta uno scudo di difesa essenziale e può scoraggiare molti attacchi. A volte, una singola password è tutto ciò che si frappone tra un truffatore e i vostri dati. Quando quella password è complessa, le probabilità che riesca a proteggere il vostro account da accessi non autorizzati sono molto più alte.  
<h3 class="p4" style="color: #232326; background-color: #ffffff; margin: 0px 0px 16px;">Cosa rende una password complessa? </h3>
La password migliore è quella più facile da dimenticare: una lunga sequenza casuale di caratteri che sembra incomprensibile.  
Una password complessa:  
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li5" style="color: #273649; margin: 0px;">è composta da 12 o più caratteri; </li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li5" style="color: #273649; margin: 0px;">combina lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli; </li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li5" style="color: #273649; margin: 0px;">evita parole comuni del dizionario; </li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li5" style="color: #273649; margin: 0px;">evita schemi prevedibili (come il vostro nome o la data di nascita); </li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li5" style="color: #273649; margin: 0px;">viene usata una sola volta. </li>
</ul>
Creare regolarmente password univoche e lunghe può richiedere tempo e fatica. Un <a href="https://www.lastpass.com/features/password-generator">generatore di password</a> può farlo all’istante, combinando caratteri in modo casuale. 
<h3 class="p4" style="color: #232326; background-color: #ffffff; margin: 0px 0px 16px;">Il ruolo di un gestore di password </h3>
<a rel="noopener noreferrer" href="https://blog.lastpass.com/posts/2024/07/how-to-manage-passwords" target="_blank">Dover tenere a mente tante password</a> può essere un’idea scoraggiante. Un gestore di password le conserva tutte in modo sicuro in un’unica cassaforte. Vi permette di generare password complesse e univoche per ogni account e di accedervi in modo automatico. L’unica cosa da ricordare è la vostra password principale. Inoltre, un buon gestore di password crittografa i vostri dati in modo che, anche in caso di compromissione dei server, gli hacker non passano decifrare le vostre informazioni. <a rel="noopener noreferrer" href="https://blog.lastpass.com/posts/2024/05/best-business-password-manager" target="_blank">Cercate un gestore di password</a> in grado di integrarsi con i browser, sincronizzarsi in automatico e semplificarvi tutte le attività legate alle password. 
<h2 class="p3" style="color: #232326; background-color: #ffffff; margin: 0px 0px 13px;">Attivate l’autenticazione a più fattori </h2>
I criminali informatici potrebbero comunque trovare il modo di aggirare anche le password più complesse, ricorrendo ad esempio al phishing. Per impedire accessi non autorizzati, in questi casi l’MFA si rivela fondamentale.  
<h3 class="p4" style="color: #232326; background-color: #ffffff; margin: 0px 0px 16px;">Cos’è l’MFA e perché è importante </h3>
Accedere a un account richiede solitamente un solo “fattore”: la vostra password. <a rel="noopener noreferrer" href="https://blog.lastpass.com/posts/2024/08/benefits-of-multi-factor-authentication" target="_blank">L’autenticazione a più fattori aggiunge ulteriori livelli di protezione ai vostri account</a> verificando la vostra identità con due o più fattori prima di concedervi l’accesso. In genere, combina: 
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li5" style="color: #273649; margin: 0px;">qualcosa che conoscete (come la vostra password); </li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li5" style="color: #273649; margin: 0px;">qualcosa che possedete (come uno smartphone o un token di sicurezza); </li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li5" style="color: #273649; margin: 0px;">qualcosa che vi caratterizza (dati biometrici, come l’impronta digitale). </li>
</ul>
In pratica, l’MFA riduce drasticamente il rischio di accessi non autorizzati. Anche se un malintenzionato riuscisse a ottenere la vostra password, avrebbe comunque bisogno di un secondo fattore di autenticazione per accedere. Questi fattori secondari sono difficili da imitare o rubare. 
<h3 class="p4" style="color: #232326; background-color: #ffffff; margin: 0px 0px 16px;">Come implementare l’MFA </h3>
Oggi molti servizi, dai provider di posta elettronica alle istituzioni finanziarie, offrono questa opzione. Se disponibile, assicurativi di attivarla sempre, anche per il vostro gestore di password. Le applicazioni per l’autenticazione multifattoriale possono generare codici monouso oppure inviare un link di verifica al vostro telefono o indirizzo e-mail. Sfruttando un dispositivo attendibile che avete sempre con voi, come lo smartphone, diventa semplice ed efficace aggiungere un ulteriore livello di sicurezza ai vostri account grazie all’MFA. 
<h2 class="p3" style="color: #232326; background-color: #ffffff; margin: 0px 0px 13px;">Imparate a riconoscere i tentativi di phishing e segnalateli </h2>
<a href="https://blog.lastpass.com/posts/2024/06/phishing">Il phishing</a> è uno dei metodi più comuni utilizzati dai criminali informatici per rubare informazioni sensibili. Spesso questi attacchi imitano istituzioni affidabili, come banche o enti governativi, oppure persone vicine come colleghi, superiori e familiari. 
<h3 class="p4" style="color: #232326; background-color: #ffffff; margin: 0px 0px 16px;">Come riconoscere il phishing </h3>
Gli attacchi di phishing solitamente consistono in e-mail, messaggi o siti Web fraudolenti che ingannano le vittime inducendole a rivelare informazioni personali come nomi utente, password o dati finanziari. 
<a rel="noopener noreferrer" href="https://blog.lastpass.com/posts/2024/08/phishing-examples" target="_blank">I segnali comuni</a> di un tentativo di phishing includono:  
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li5" style="color: #273649; margin: 0px;">richieste inaspettate da contatti “affidabili”; </li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li5" style="color: #273649; margin: 0px;">errori di ortografia o grammatica; </li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li5" style="color: #273649; margin: 0px;">un senso di urgenza, minaccia o paura nel messaggio; </li>
</ul>
<ul class="ul1" style="color: #000000;">
 <li class="li5" style="color: #273649; margin: 0px;">indirizzi e-mail insoliti o sconosciuti; </li>
</ul>
collegamenti a siti leggermente modificati (ad esempio, “microsfot.com” invece di “microsoft.com”). 
<h3 class="p4" style="color: #232326; background-color: #ffffff; margin: 0px 0px 16px;">Cosa fare se sospettate un attacco di phishing </h3>
Gli attacchi di phishing sono frequenti sia al lavoro che nella vita privata. È importante rimanere vigili, indipendentemente dal dispositivo che state usando. Potreste pensare che i vostri dati non valgano la pena di essere rubati, ma i criminali informatici guadagnano miliardi di dollari vendendo le informazioni raccolte in comuni attacchi di phishing. 
È fondamentale <a rel="noopener noreferrer" href="https://blog.lastpass.com/posts/2024/07/how-to-prevent-phishing" target="_blank">riconoscere, evitare e segnalare i tentativi di phishing</a>. Se sospettate un attacco di phishing:  
1. Non cliccate sui link sospetti. Passateci sopra col mouse per controllarne l’URL. 
2. Verificate l’identità del mittente contattando direttamente la persona o l’organizzazione. 
3. Segnalate i tentativi di phishing al vostro reparto IT (se si tratta di una questione lavorativa) o sulle piattaforme dedicate come l’Anti-Phishing Working Group (APWG). 
Promuovere una cultura aziendale attenta alla sicurezza informatica può aiutare a proteggere le risorse aziendali ed evitare costose violazioni. Formare il personale, incoraggiare buone pratiche e investire in <a rel="noopener noreferrer" href="https://blog.lastpass.com/posts/2024/07/safest-password-manager" target="_blank">strumenti di sicurezza</a> come LastPass può contribuire a costruire un solido quadro di cibersicurezza che stia al passo con l’evoluzione delle tecnologie aziendali. 
<h2 class="p3" style="color: #232326; background-color: #ffffff; margin: 0px 0px 13px;">Aggiornate regolarmente i software </h2>
Gli sviluppatori rilasciano frequentemente aggiornamenti per risolvere vulnerabilità di sicurezza, correggere bug, aggiungere funzionalità e migliorare l’esperienza utente nel suo complesso. Se questi software non vengono aggiornati tempestivamente, però, i criminali informatici possono sfruttarne le vulnerabilità per infiltrarsi nei dispositivi o nelle reti aziendali. 
Perché è fondamentale aggiornare i software 
Gli aggiornamenti di sicurezza includono spesso correzioni di bug e patch per vulnerabilità conosciute. Saltare gli aggiornamenti significa lasciare aperte porte virtuali che permettono agli hacker di accedere a sistemi critici e dati preziosi. 
<h3 class="p4" style="color: #232326; background-color: #ffffff; margin: 0px 0px 16px;">Come restare al passo con gli aggiornamenti </h3>
1. Attivate gli aggiornamenti automatici, laddove disponibili, in modo da avere sempre a disposizione le versioni più sicure del vostro software. 
2. Verificate regolarmente la disponibilità di aggiornamenti per dispositivi e software che non si aggiornano automaticamente. 
3. Aggiornate tutte le applicazioni, inclusi browser, plug-in e app per dispositivi mobili. 
Mantenendo i software aggiornati, riducete la vostra superficie di attacco, rendendo più difficile ai criminali informatici violare le vostre difese. 
<h2 class="p3" style="color: #232326; background-color: #ffffff; margin: 0px 0px 13px;">Proteggete il vostro mondo digitale con un approccio olistico</h2>
Il mese della sicurezza informatica, che si celebra ogni anno ad ottobre, è l’occasione perfetta per valutare le vostre attuali pratiche in materia e implementare nuove misure di protezione.  
Le minacce informatiche si evolvono rapidamente e colpiscono milioni di persone ogni giorno, dunque è fondamentale agire in modo proattivo per proteggere i vostri dati. Utilizzando password complesse, attivando l’autenticazione a più fattori, imparando a riconoscere il phishing e aggiornando regolarmente i software, potete costruire una vera e propria fortezza attorno al vostro mondo digitale, come un muro impenetrabile contro gli attacchi informatici.  
Ricordate che proteggere il vostro mondo non richiede un’azione isolata, bensì un impegno continuo in modo che i vostri dati e il vostro luogo di lavoro restino sempre al sicuro dalla criminalità informatica. 
 
Per iniziare a usare LastPass durante il mese della sicurezza informatica, visitate <a rel="noopener noreferrer" href="https://word-edit.officeapps.live.com/we/www.lastpass.com" target="_blank">lastpass.com</a>.

Mese della sicurezza informatica: come proteggere il nostro mondo digitale

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Mese della sicurezza informatica 2024: come proteggere il nostro mondo digitale in quattro semplici mosse

Come garantire la conformità al GDPR | LastPass 

Rispetta i requisiti del GDPR con la gestione sicura delle password di LastPass. Proteggi i dati personali mantenendo la conformità con la nostra soluzione. 

Conformità al GDPR: una guida completa per gli utenti LastPass

Malware: significato e metodi per impedire gli attacchi

Scopri di più sui malware, sui diversi tipi e su come proteggere reti e dispositivi. Leggi i suggerimenti degli esperti LastPass sulla prevenzione antimalware 

Malware: cos’è?

<h2>Comprendere le insider threat</h2>
Le insider threat (minacce interne) sono potenziali punti deboli in un’organizzazione di qualsiasi dimensione che potrebbero recarle danno attraverso una vulnerabilità umana. Le insider threat sono persone. Persone che usano il loro privilegio in modo malevolo o non intenzionale per causare un incidente di sicurezza informatica.
Gli attori interni conoscono intimamente il panorama di un’azienda e possono scatenare il caos nell’infrastruttura di un’organizzazione. Indipendentemente dalle motivazioni di un attore interno, l’impatto può essere estremo.
Comprendere e gestire il rischio interno è un importante elemento di sicurezza.
<h3>Insider threat: significato</h3>
La <a href="https://www.cisa.gov/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">CISA</a> definisce un’insider threat come “il potenziale di un insider di usare il proprio accesso autorizzato o la propria conoscenza di un’organizzazione per recare danno a quest’ultima”. Ciò può essere malevolo e intenzionale oppure accidentale.
Ad esempio, prendiamo in considerazione la triade CIA, che spiega i modi in cui i dati devono essere protetti e in cui potrebbero essere trattati o usati in modo improprio. La triade CIA è un acronimo: la C sta per Confidentiality (Riservatezza), la I sta per Integrity (Integrità) e la A sta per Availability (Disponibilità). All’interno della triade, tutti e tre gli aspetti dei dati devono essere mantenuti e protetti all’interno di un’organizzazione. I dati devono essere disponibili all’occorrenza. Devono essere protetti da coloro che non ne hanno bisogno ed essere riservati, se necessario. I dati devono avere integrità: non devono essere manomessi. Nel caso di un’insider threat, tutti e tre gli aspetti della triade CIA sono a rischio.
<h3>Caratteristiche comuni delle insider threat</h3>
Le insider threat partono dalle persone in un’organizzazione e si possono trovare in qualsiasi punto al suo interno. Alcune hanno cattive intenzioni. Altre commettono semplicemente errori ad alto costo a causa di disattenzione, ignoranza o ingenuità.
Le insider threat, specialmente quelle malevole, hanno alcune caratteristiche in comune. Si tratta spesso di persone con un’alta conflittualità, che esprimono disinteresse per le attività e gli incarichi. Violano frequentemente le procedure di conformità o le regole per la protezione dei dati. Potrebbero usare in modo improprio le spese autorizzate come quelle per viaggi aerei, hotel, ufficio domestico o pasti. Un’altra caratteristica comune è il fatto che le persone che minacciano un’organizzazione tendono ad avere valutazioni delle prestazioni costantemente scarse e potrebbero essere particolarmente interessate a sapere di più delle attività che non fatto parte del loro ruolo professionale.
Anche le insider threat non intenzionali hanno qualcosa in comune: una mancanza di conoscenza, formazione e pratiche ottimali. Molte persone sono semplicemente ingenue e facilmente manipolabili. Altre sono pigre o gli piace “aggirare il sistema” a proprio vantaggio. Tutte quante comportano un rischio interno.
<h3>Impatto delle insider threat sulle organizzazioni</h3>
Secondo uno studio di Crowd Research Partners, il 90% dei professionisti della sicurezza informatica ritiene che le organizzazioni siano vulnerabili alle insider threat. <a href="https://www.ibm.com/us-en" target="_blank" rel="noopener noreferrer">IBM</a> ha riscontrato che il costo medio di un incidente informatico dovuto a un’insider threat malevola è di 4,45 milioni di dollari e richiede 314 giorni in media per essere identificato e contenuto. Si tratta di numeri impressionanti.
<h2>Tipi di insider threat</h2>
<h3>Insider malintenzionati e non intenzionali </h3>
Gli insider malintenzionati sono determinati a recare danno a un’organizzazione. Potrebbero farlo per profitto, per principio o solamente perché si sentono offesi dall’organizzazione. Alcuni diventano malintenzionati semplicemente per la propria determinazione a completare le attività con il minimo sforzo possibile e ignorare le regole di conformità e i requisiti di sicurezza.
Gli insider non intenzionali potrebbero anche avere un atteggiamento positivo nei confronti dell’organizzazione e avere le migliori intenzioni. Semplicemente, non hanno la consapevolezza, la formazione e la conoscenza necessarie per prevenire un incidente.
<h3>Esempi di diversi tipi di insider threat</h3>
Una persona che desidera porre fine all’uso degli animali per la sperimentazione potrebbe trovare impiego in un luogo in cui gli animali vengono usati per i test, fare carriera fino a ottenere un ruolo che dà accesso alle gabbie in cui vengono tenuti gli animali e liberarli. Una persona che si sente offesa da un direttore potrebbe rompere il suo computer o colpire il suo veicolo mentre esce, rendendolo inutilizzabile.
Nella sicurezza informatica questo avviene in modo leggermente diverso, ma con lo stesso effetto. Immagina un dipendente contrariato a conoscenza del fatto che verrà presto licenziato. Quella stessa persona ha accesso al download dei contatti dell’azienda o di altri dati per l’uso personale oppure utilizza un accesso non revocato in un modo che lo aiuta nel suo futuro ruolo, recando danno all’azienda.
Immagina un impiegato che prende un congedo parentale sapendo di non avere intenzione di tornare e avendo ancora accesso alla dashboard per dipendenti, che gli permette di usare i fondi dell’azienda per viaggiare.
Ora vai oltre e immagina una persona che vuole rubare i segreti dell’azienda per costruire i propri strumenti o trasferire denaro dall’interno dell’organizzazione a un altro individuo per pagare un debito personale. Gli insider malintenzionati possono avere l’impatto o recare il danno che desiderano e coloro che dispongono di competenze tecniche possono recare gravi danni.
Le insider threat non intenzionali, tuttavia, solitamente creano un incidente di sicurezza in modo involontario, ad esempio copiando dati sensibili e perdendoli in un bar pubblico sulla strada di casa oppure concedendo l’accesso a un malintenzionato o scaricando malware senza rendersene conto.
<h3>Motivazioni alla base degli attacchi interni</h3>
Come per molti crimini, gli insider malintenzionati sono motivati da un guadagno finanziario, dalla soddisfazione emotiva o da ragioni politiche.
Le insider threat non intenzionali non sono animate da queste motivazioni, ma possono causare problemi lasciando i dispositivi incustoditi nei veicoli o negli uffici non chiusi a chiave, sacrificando le pratiche ottimali per la sicurezza a favore della comodità o per una semplice mancanza di formazione in merito ai concetti di sicurezza. Le insider threat non intenzionali rientrano in due categorie: negligenti o accidentali. Entrambe possono recare danno.
<h2>Come avviene un’insider threat?</h2>
<h3>Scoprire i metodi e le tecniche usati dagli insider per compiere gli attacchi</h3>
Le insider threat possono far trapelare dati privati e importanti, sabotare le apparecchiature e persino rubare proprietà o dati dell’azienda. Possono farlo in modo diretto o attraverso una parte terza a cui danno l’accesso.
<h3>Analizzare le vulnerabilità comuni che permettono il verificarsi delle insider threat</h3>
Le backdoor tramite accesso remoto sono una vulnerabilità comune che permette il verificarsi delle insider threat. Un’altra vulnerabilità diffusa è la presenza di un’impostazione di sicurezza disabilitata o uno strumento di sicurezza inutilizzato o rimosso. Talvolta, gli insider possono manomettere gli hardware o disabilitare manualmente impostazioni o configurazioni. È importante osservare ogni componente di un sistema e verificare la presenza di vulnerabilità.
<h3>Esaminare i casi aziendali degli incidenti dovuti a insider threat </h3>
Edward Snowden è un classico esempio di insider threat che ha diffuso milioni di file a cui ha avuto accesso attraverso il suo ruolo di committente per la NSA nei primi anni 2000. Un altro caso dello stesso periodo è quello di Chelsea Manning, un ex militare statunitense che ha rilasciato in modo simile informazioni privilegiate, oltre 500.000 documenti, a WikiLeaks. Più recentemente, due ex impiegati di Tesla hanno diffuso informazioni private, tra cui il codice fiscale, di oltre 75.000 dipendenti. In tutti questi casi si trattava di insider threat.
<h2>Identificare gli identificatori delle insider threat</h2>
<h3>Indicatori comportamentali delle potenziali insider threat</h3>
Coloro che commettono atti di violenza sul posto di lavoro o hanno spesso conflitti con i colleghi dovrebbero essere tenuti sotto controllo, se non allontanati. Le persone che stanno per conto loro o sono molto riservate dovrebbe essere anch’esse motivo di preoccupazione. Altri indicatori comportamentali potrebbero essere la mancanza di conoscenza in merito alle pratiche ottimali per la sicurezza informatica, il mancato rispetto delle linee guida, frequenti problemi con la direzione o valori in conflitto con quelli dell’organizzazione.
<h3>Indicatori tecnici a cui fare attenzione</h3>
Ci sono alcuni semplici indicatori che contribuiscono a facilitare il monitoraggio delle insider threat.
Per prima cosa, è necessario fare attenzione a pattern di traffico insoliti, accessi tardivi o ad orari strani e pattern di accesso a dati sensibili al di fuori della norma. Un altro indicatore tecnico comune è la tendenza a utilizzare dispositivi personali al posto di quelli aziendali approvati dal reparto IT. Verifica la presenza di eventuali insider threat quando trovi delle backdoor, così come quando trovi impostazioni disabilitate o strumenti inutilizzati. È utile rispettare sempre il concetto di privilegio minimo e tenere particolarmente sotto controllo la gestione degli accessi, in quanto un’insider threat potrebbe richiedere l’accesso ad applicazioni o unità al di fuori del suo ambito di lavoro.
<h3>Ruolo del monitoraggio degli impiegati nel rilevamento delle insider threat</h3>
Il monitoraggio degli impiegati è una parte essenziale dell’identificazione e del rilevamento di potenziali rischi e insider threat. Un ottimo modo per raggiungere questo obiettivo consiste nel creare una cultura aziendale di consapevolezza della sicurezza informatica, uno spazio sicuro per le segnalazioni e un senso di lavoro di squadra in cui le persone che non condividono gli stessi valori possono facilmente distinguersi ed essere incoraggiate a parlare con qualcuno in caso di rimostranze, tutto ciò per filtrare le potenziali minacce. Una chiara comprensione delle dinamiche psico-sociali che contribuiscono a comportamenti malevoli è utile per coloro in posizioni di direzione.
<h2>Prevenire le insider threat</h2>
<h3>Implementare il controllo degli accessi e il privilegio minimo</h3>
I controlli degli accessi sono un processo di gestione e protezione dell’accesso a dati e risorse. I responsabili IT dovrebbero implementare scrupolosamente i controlli degli accessi. Occorre attenersi al principio del privilegio minimo (PoLP): concedere autorizzazioni solo entro l’ambito della descrizione del ruolo di una persona. È importante agire in modo proattivo contro le insider threat rispettando questi principi.
<h3>Importanza della formazione e della consapevolezza dei dipendenti</h3>
La formazione sulla sicurezza informatica e sulla consapevolezza dei dipendenti tramite canali delle risorse umane relativi ai comportamenti adeguati è un altro modo per essere proattivi. Indipendentemente dal fatto che un’organizzazione istituisca corsi di formazione o si affidi a un’azienda di formazione, una delle soluzioni più semplici per prevenire le minacce consiste nell’investire nella formazione e aumentare la consapevolezza degli impiegati.
<h3>Ruolo delle soluzioni tecnologiche nella mitigazione delle insider threat</h3>
Esistono delle soluzioni tecnologiche per mitigare il rischio delle insider threat. Un gestore di password è un elemento importante per garantire che le pratiche ottimali vengano seguite. Nel mondo di oggi esistono strumenti e opzioni praticamente per ogni budget per migliorare la sicurezza, raccogliere informazioni, rilevare e stanare le minacce e rispondere rapidamente.
<h2>Rispondere alle insider threat</h2>
<h3>Sviluppare un piano di risposta agli incidenti </h3>
Un piano di risposta agli incidenti è fondamentale per ogni organizzazione. Ciò include stabilire quali aspetti di una rete costituiscono un’infrastruttura critica e individuare quali punti potrebbero non funzionare. Effettuare regolarmente il backup dei dati dovrebbe essere parte del piano. Monitora periodicamente tutti i dispositivi e i sistemi e riesamina il piano dopo ogni incidente per capire cosa si è appreso e cosa può essere adattato o modificato.
<h3>Azioni da compiere quando viene identificata un’insider threat</h3>
Se viene identificata un’insider threat, ottieni più informazioni possibile sull’accesso e i privilegi dell’insider. La priorità è quella di determinare l’impatto e affrontarlo. Il più rapidamente possibile, contieni la minaccia e adoperati per mitigarla. Una volta concluso l’incidente, esamina e analizza quanto appreso e adegua il piano di risposta agli incidenti per garantire una risposta più rapida e incisiva la volta successiva.
<h3>Collaborare con forze dell’ordine e autorità giudiziarie</h3>
È utile consultare le forze dell’ordine e le organizzazioni di sicurezza nazionale per apprendere le pratiche ottimali che possono supportare imprenditori e responsabili IT nella creazione e implementazione di una strategia per la prevenzione dei rischi e delle insider threat. Quando è necessario coinvolgere le forze dell’ordine, è opportuno avere una documentazione completa e assicurarsi che questa sia ben organizzata, leggibile e di facile comprensione.
Contatta regolarmente queste organizzazioni per porre domande e segui le pratiche ottimali consigliate. Assicurati che il piano di risposta agli incidenti rispetti pienamente le norme sulla produzione di prove e l’ambito della documentazione di cui avranno bisogno per procedere.
<h2>Pratiche ottimali per l’insider threat management</h2>
<h3>Creare una cultura della sicurezza all’interno dell’organizzazione</h3>
La sicurezza è una cultura. Creare un ambiente che insiste sulle pratiche ottimali per la sicurezza e le promuove regolarmente, un ambiente sicuro per le segnalazioni e la conoscenza degli standard e le aspettative di comportamento è il miglior modo per sviluppare una cultura che tiene alla larga le insider threat.
Un ottimo team building e un senso di connessione con la direzione, insieme a una cultura che premia e celebra i successi, è un altro modo per ridurre il rischio di insider threat e assicurarsi che questo venga riscontrato e gestito immediatamente.
<h3>Stabilire politiche e procedure chiare</h3>
Una volta predisposto un piano, sono necessari degli standard operativi di modo che all’interno dell’organizzazione siano tutti in sintonia. È inoltre utile contattare i fornitori degli strumenti o dei sistemi utilizzati dall’organizzazione per verificare se hanno stabilito delle pratiche ottimali per la sicurezza, di modo che possano essere applicate. Infine, occorre disporre di chiare procedure per l’identificazione, la segnalazione, il monitoraggio e la risoluzione delle insider threat, che vanno seguite da tutte le persone all’interno dell’organizzazione, sempre utilizzando il principio del privilegio minimo.
<h3>Monitoraggio e auditing continui degli account privilegiati </h3>
Tutti gli account dovrebbero essere monitorati e sottoposti regolarmente ad audit. La gestione degli accessi privilegiati (PAM) e la gestione delle identità privilegiate (PIM) sono soluzioni di sicurezza simili a supporto del miglioramento della sicurezza contro le insider threat.
Inoltre, un’organizzazione che utilizza un gestore di password come LastPass potrà usufruire del modello basato sul principio della conoscenza zero (in cui la società di sicurezza non ha accesso alle credenziali), nonché dell’implementazione dell’autenticazione a più fattori (MFA).
Gli strumenti di monitoraggio, la crittografia di livello militare e l’auditing e la certificazione di terze parti effettuati regolarmente possono aumentare notevolmente il livello di sicurezza di un’organizzazione. LastPass offre tutto ciò, insieme a strumenti di monitoraggio per aiutare ad aggiornare le password vulnerabili o riutilizzate, valutare e migliorare la sicurezza complessiva, riempire i moduli in modo sicuro e persino controllare le informazioni che potrebbero essere coinvolte in una violazione.
Con una pianificazione attenta e gli strumenti giusti, è possibile gestire e rilevare le insider threat. <a href="https://lastpass.com/enterprise_trial.php" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Inizia la prova gratuita di LastPass</a>.

Cosa sono le insider threat? Cosa fare per prevenirle?

Impara a conoscere le insider threat, come avvengono e i modi per prevenirle. Scopri le strategie di LastPass per proteggere la tua organizzazione dall’interno.

Cosa sono le insider threat?

Vuoi avere una migliore sicurezza online. Da dove inizieresti? Proteggersi dai ladri informatici può sembrare un lavoro opprimente, ma pochi semplici passaggi saranno di grande aiuto per la sicurezza del tuo mondo digitale. Le password sono le chiavi per accedere a tutto ciò che facciamo online. Per questo motivo scegliere un password manager sicuro, affidabile e facile da usare è fondamentale per proteggere la tua vita digitale. Quando le tue password sono sotto chiave, anche la tua attività online è molto più sicura.
Tuttavia, dati gli innumerevoli servizi di gestione delle password disponibili, determinare quale di questi offra il miglior rapporto tra sicurezza, facilità di utilizzo e funzionalità può richiedere del tempo. Per il 2024, LastPass è il miglior password manager gratuito e offre una suite completa di funzionalità per utenti nuovi ed esperti. Perché LastPass è il miglior programma gestione password? Scopriamo cosa lo contraddistingue dalla concorrenza e come iniziare a utilizzarlo.
<h2>Perché LastPass è il miglior password manager gratuito </h2>
Nella scelta di un password manager, è necessario trovare una soluzione affidabile e facile da usare. LastPass protegge i dati sul tuo dispositivo e durante la sincronizzazione tramite il servizio. Il miglior password manager gratuito deve anche essere semplice. Le password dovrebbero essere a portata di mano quando e dove ne hai bisogno. Inoltre, la migliore soluzione elimina fatiche e preoccupazioni dalla gestione delle password.
<h3>Crittografia avanzata delle password e funzionalità di sicurezza </h3>
Una buona sicurezza inizia con un password manager ben progettato. LastPass adotta <a href="https://www.lastpass.com/trust-center" target="_blank" rel="noopener noreferrer">tecniche di crittografia</a> all’avanguardia per garantire che i tuoi dati privati restino al sicuro. Utilizza la crittografia AES a 256 bit, uno standard del settore riconosciuto per la sua sicurezza efficace. Si tratta degli stessi protocolli di crittografia utilizzati da banche ed enti governativi. Questo livello di crittografia assicura che, anche se i criminali informatici riescono a intercettare i dati della tua cassaforte, questi rimangono indecifrabili senza la password principale. LastPass offre funzionalità di sicurezza aggiuntive per proteggere la cassaforte e incrementare la tua sicurezza online, come l’autenticazione a più fattori, il monitoraggio del dark web e i punteggi di sicurezza delle password.
<h3>Interfaccia facile da usare ed esperienza intuitiva </h3>
LastPass ha sempre puntato a essere il password manager utilizzabile da chiunque. Che tu stia usando la versione desktop, l’estensione per browser o l’app mobile, l’esperienza utente rimane semplice e coerente. La dashboard è ordinata e ti permette di gestire le password in modo efficiente. Ancora più importante, LastPass è a tua disposizione quando ne hai bisogno e rimane in background il resto del tempo. Quando stai configurando un nuovo account web, LastPass è pronto a generare una password e memorizzare le credenziali nella tua cassaforte. Grazie a LastPass, le tue attività relative alle password diventano più semplici.
<h3>Compatibilità multipiattaforma per un’accessibilità immediata </h3>
Se navighi da diversi dispositivi, il tuo password manager deve essere sempre con te. LastPass eccelle nella compatibilità multipiattaforma, supportando tutti i dispositivi e sistemi operativi più diffusi. Che tu stia usando Windows, macOS, Linux, iOS o Android, LastPass sincronizza la tua cassaforte di modo che le password siano accessibili sempre e ovunque. La perfetta integrazione tra più piattaforme garantisce che i tuoi dati siano sempre a portata di mano. Se un dispositivo viene smarrito, rubato o smette di funzionare, puoi scaricare la tua cassaforte crittografata quando accedi a un nuovo dispositivo con la password principale.
<h2>Come LastPass si contraddistingue tra i password manager gratis </h2>
LastPass si distingue dagli altri password manager gratis grazie alle sue funzionalità di sicurezza superiori e alla sua facilità di utilizzo. Offre una funzione avanzata e sicura di generazione e riempimento automatico delle password, riducendo così i rischi legati a password deboli e attacchi di phishing. Le sue funzionalità di condivisione delle password e accesso di emergenza aiutano il coordinamento con altre persone per l’accesso quotidiano e gli eventi imprevisti. Sono disponibili opzioni aggiuntive per proteggere la cassaforte, tra cui l’autenticazione a più fattori. La combinazione di un’app ricca di funzionalità e opzioni di sicurezza aggiuntive rende LastPass una scelta vincente tra i software gestione password gratis.
<h3>Funzionalità sicure di generazione e riempimento automatico delle password </h3>
Una delle funzionalità di spicco di LastPass è la possibilità di generare password complesse e uniche per ognuno dei tuoi account. Avere una password diversa per ogni servizio web migliorerà il tuo livello di sicurezza. Se utilizzi la stessa password per più account, una violazione di dati in un servizio web consente ai criminali informatici di accedere anche agli altri account. Possono rubare denaro, carte di pagamento o altre informazioni personali di valore. Le <a href="https://www.lastpass.com/features/autofill" target="_blank" rel="noopener noreferrer">funzionalità di riempimento automatico</a> di LastPass semplificano inoltre la procedura di accesso inserendo automaticamente nome utente e password su siti web e applicazioni. Il riempimento automatico delle credenziali fa risparmiare tempo e riduce la possibilità di attacchi di phishing assicurando l’immissione delle credenziali su siti legittimi.
<h3>Condivisione delle password e accesso di emergenza per i contatti attendibili </h3>
LastPass offre una condivisione sicura delle password con i contatti attendibili, permettendoti di condividere singole password o intere cartelle di dati di accesso agli account. La condivisione delle password è utile per le famiglie e i team, in quanto dà a più persone l’accesso agli account, mantenendo le password sincronizzate e protette. Inoltre, LastPass fornisce una funzionalità di accesso di emergenza. Quando questa è abilitata, i contatti attendibili da te indicati possono richiedere l’accesso alla cassaforte delle password in caso di emergenza. L’attivazione dell’accesso di emergenza permette agli altri di gestire i tuoi affari al posto tuo e ti dà la certezza che la tua famiglia non rimarrà bloccata fuori da account importanti in tua assenza.
<h3>Opzioni di autenticazione a più fattori per una protezione avanzata </h3>
Anche se la protezione della cassaforte è di alto livello, le funzionalità aggiuntive di sicurezza possono offrire un’ulteriore protezione contro gli attacchi più comuni. LastPass supporta diverse opzioni popolari di autenticazione a più fattori (MFA) per aggiungere maggiore protezione alla cassaforte LastPass. Che tu preferisca usare un’app di autenticazione mobile, l’autenticazione biometrica o i token hardware, LastPass è la soluzione che fa per te. La <a href="https://www.lastpass.com/products/multifactor-authentication" target="_blank" rel="noopener noreferrer">MFA aggiunge un ulteriore livello di sicurezza</a>, in quanto richiede una seconda forma di verifica in aggiunta alla password principale. Senza l’accesso a quell’informazione secondaria, la MFA rende molto più difficile l’accesso al tuo account da parte di persone non autorizzate.
<h2>Vantaggi dell’utilizzo di LastPass come password manager </h2>
Come password manager, LastPass migliora sia la sicurezza che la comodità. Semplifica la sicurezza delle password memorizzandole tutte in una sola cassaforte protetta, eliminando la necessità di ricordare tutte le credenziali. LastPass ti fa risparmiare tempo grazie a funzionalità come la compilazione automatica dei moduli e un portafoglio digitale. Inoltre, fornisce un’archiviazione cloud sicura per documenti e note sensibili, assicurando che le tue informazioni importanti siano sempre accessibili e protette. Queste funzionalità si uniscono per rendere LastPass uno strumento prezioso per la gestione e la protezione della tua vita digitale.
<h3>Gestione e organizzazione semplificate delle password </h3>
LastPass semplifica la gestione delle password memorizzandole tutte in una cassaforte protetta. Mantenendo le password in un unico posto e a portata di mano, LastPass ne elimina lo stress. La cassaforte ti consente di organizzare le password in cartelle, semplificando la ricerca e la gestione delle credenziali. Con la funzionalità di ricerca puoi cercare rapidamente account specifici. Automatizzando le attività e mostrando opzioni di menu utili, LastPass semplifica ogni procedura legata alle password.
<h3>Funzionalità rapide come la compilazione dei moduli e il portafoglio digitale </h3>
In aggiunta alla gestione delle password, LastPass offre funzionalità che ti permettono di risparmiare tempo nelle attività di routine. La funzionalità di compilazione dei moduli riempie automaticamente i moduli web con le tue informazioni personali, come nome, indirizzo e dati di pagamento. Quando aggiungi profili alla tua cassaforte, LastPass può semplificare i moduli di acquisto e di registrazione. Include inoltre un <a href="https://www.lastpass.com/solutions/digital-wallet" target="_blank" rel="noopener noreferrer">portafoglio digitale</a> che memorizza in sicurezza i tuoi dati di pagamento, rendendo le transazioni online più veloci e sicure.
<h3>Archiviazione cloud sicura per documenti e note sensibili </h3>
LastPass non si limita alla gestione delle password: offre anche un’archiviazione cloud sicura per documenti e note sensibili. Puoi salvare nella tua cassaforte LastPass file importanti come passaporti, documenti dell’assicurazione e note personali. Questi elementi sono crittografati e accessibili solo a te, garantendo così che le tue informazioni sensibili siano protette e prontamente disponibili quando ne hai bisogno.
<h2>LastPass: il marchio di fiducia nella sicurezza delle password </h2>
Quando si fa affidamento su un password manager gratuito, è fondamentale scegliere un servizio dedito alla sicurezza, alla trasparenza e alla privacy degli utenti. I gestori di password attendibili, come LastPass, utilizzano metodi di crittografia affidabili e seguono un modello di sicurezza basato sul principio della conoscenza zero. Possono anche essere sottoposti a controlli di sicurezza e aggiornamenti per la protezione dalle minacce emergenti. LastPass si è guadagnato la sua reputazione come marchio di fiducia nella sicurezza delle password grazie alla prontezza e alla trasparenza, consolidando la sua posizione di password manager affidabile e attendibile per milioni di utenti in tutto il mondo.
<h3>Crittografia leader di settore e architettura a conoscenza zero </h3>
LastPass protegge i dati degli utenti con standard di crittografia leader di settore e un modello di sicurezza basato sul principio della conoscenza zero. Con “conoscenza zero” si intende che LastPass non memorizza e non ha accesso alla tua password principale o ai contenuti della cassaforte. Senza la password principale, i tuoi dati restano sicuri e inaccessibili a soggetti non autorizzati, anche se un hacker intercetta la tua cassaforte crittografata.
<h3>Reputazione consolidata per la protezione dei dati degli utenti </h3>
Sin dalla sua creazione, LastPass ha stabilito una solida reputazione per la protezione dei dati degli utenti. Ha regolarmente ricevuto punteggi elevati da esperti della sicurezza e utenti per il suo impegno per la sicurezza e la privacy. Le sue rigorose pratiche di sicurezza e i controlli regolari di terze parti riflettono la dedizione dell’azienda al mantenimento di una piattaforma sicura.
<h3>Aggiornamenti regolari e gestione proattiva delle vulnerabilità </h3>
LastPass aggiorna continuamente il suo software per affrontare minacce e vulnerabilità emergenti. L’azienda adotta un approccio proattivo alla gestione delle vulnerabilità, applicando regolarmente le patch e migliorando i propri sistemi per evitare potenziali rischi per la sicurezza. Questo impegno per un miglioramento continuo fa sì che LastPass rimanga sempre un password manager sicuro e affidabile.
<h2>Come iniziare a usare LastPass come password manager gratuito </h2>
Iniziare a usare LastPass come password manager gratuito è semplice. Dopo aver effettuato la registrazione di un nuovo account e aver creato una password principale, puoi iniziare a riempire la tua cassaforte sicura con le password che utilizzi ogni giorno. Puoi scoprire funzionalità aggiuntive, impostazioni di sicurezza e opzioni di menu per personalizzare la tua esperienza di gestione delle password.
<h3>Creazione di un account LastPass e configurazione della password principale </h3>
Puoi utilizzare LastPass per migliorare la sicurezza delle tue password in pochi semplici passaggi. Inizia creando un account gratuito sul sito web di LastPass. Durante la procedura di registrazione, LastPass ti chiederà di configurare una password principale. Questa è la chiave di accesso all’intera cassaforte, quindi è fondamentale scegliere una password complessa e facile da ricordare. Prendi in considerazione la possibilità di usare una passphrase o una combinazione di parole e caratteri per migliorare la sicurezza. È l’ultima password che dovrai memorizzare, quindi assicurati che sia ottima.
<h3>Importazione e organizzazione delle password esistenti </h3>
Una volta creato l’account, il passaggio successivo è importare le tue password esistenti. LastPass semplifica questa procedura con la funzionalità di importazione, che supporta diversi formati da altri gestori di password e browser. Una volta importate le password, prenditi del tempo per organizzarle in cartelle. Ordinare gli elementi nella cassaforte ne rende più facili la ricerca, la modifica e la condivisione.
<h3>Scoperta di funzionalità aggiuntive e opzioni di personalizzazione </h3>
Dopo aver importato e organizzato le tue password, puoi esplorare le funzionalità aggiuntive di LastPass. Personalizza le tue impostazioni di sicurezza, configura l’autenticazione a più fattori e scopri le opzioni di archiviazione di documenti e note sicure. LastPass ti permette di regolare le impostazioni di riempimento automatico e il generatore di password per adattarli alle tue preferenze. Queste funzionalità ti aiuteranno a ottenere il massimo dalla tua esperienza con LastPass.
<h2>Domande frequenti su LastPass</h2>
<h3>LastPass è davvero gratuito? Quali sono le limitazioni? </h3>
Sì, con LastPass hai a disposizione un’app per salvare password gratis, che offre una gestione delle password affidabile, sicura e facile da usare per un tipo di dispositivo. LastPass Premium, invece, è accessibile su tutti i tuoi dispositivi e include l’archiviazione dei file, le opzioni MFA avanzate e l’accesso di emergenza.
<h3>Come si posiziona LastPass rispetto ai gestori di password a pagamento? </h3>
Grazie all’architettura di sicurezza avanzata, all’interfaccia intuitiva e alle funzionalità complete, LastPass è la scelta ideale per chiunque desideri migliorare la propria sicurezza digitale. Il piano LastPass Free offre un generatore di password, una dashboard di sicurezza, il monitoraggio del dark web e l’accesso senza password.
<h3>LastPass è adatto all’utilizzo personale e aziendale?</h3>
Sì, LastPass è un password manager adatto a tutti, ovunque. Oltre ai piani personali (Free e Premium), offre anche una gamma di soluzioni adatte a soddisfare le esigenze di diverse organizzazioni, dalle piccole aziende alle grandi imprese.
Scegliendo LastPass, semplifichi la gestione delle password e compi un importante passo verso la protezione della tua identità online. Inizia subito il tuo percorso con LastPass e scopri la tranquillità di sapere che le tue password e le tue informazioni sensibili sono al sicuro. <a href="https://lastpass.com/enterprise_trial.php" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Inizia subito la prova gratuita di LastPass</a>.

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Il miglior password manager gratuito del 2024

Le violazioni informatiche più gravi non nascono da codici e algoritmi complessi, ma dal pensiero e dal comportamento umano. Basandosi sull’ingegneria sociale, o social engineering, gli utenti malintenzionati scoprono quali corde toccare per spingere la vittima ad adottare un comportamento rischioso con l’inganno. Le conseguenze del raggiro vanno dai malware alle violazioni della sicurezza su larga scala. 
Poiché si basa sulla psicologia e sulle motivazioni umane, l’ingegneria sociale è un crimine informatico particolarmente insidioso. Più si è consapevoli sull’argomento, più si è pronti a contrastarla. L’articolo tratta i seguenti temi: 
<ul>
 <li>Social engineering: significato e funzionamento </li>
 <li>Tipi di attacchi informatici basati sull’ingegneria sociale </li>
 <li>Rilevamento delle minacce e protezione da attacchi informatici </li>
</ul>
<h2>Capire l’ingegneria sociale </h2>
<h3>Definizione di ingegneria sociale </h3>
Il social engineering (ingegneria sociale) è una tecnica di manipolazione che approfitta dell’errore umano per accedere a informazioni e risorse private. Le truffe spingono subdolamente gli utenti a esporre dati e sistemi o a diffondere attacchi malware. Le violazioni basate sull’ingegneria sociale sono note anche come “hacking umano”, perché si fondano sui pensieri e sulle azioni delle persone. 
Un malintenzionato che sfrutta l’ingegneria sociale si pone generalmente due obiettivi: da un lato provocare interruzioni e danni, dall’altro sottrarre risorse preziose come informazioni, denaro o controllo degli accessi. Il tratto distintivo di questo tipo di attacco informatico è il fatto di indurre subdolamente l’utente a contribuire alla perpetrazione del reato. 
<a href="https://firewalltimes.com/social-engineering-statistics/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Firewall Times</a> dichiara che oltre il 98% degli attacchi informatici comporta qualche forma di ingegneria sociale. Inoltre, l’organizzazione media è bersaglio di almeno 700 attacchi basati sul social engineering all’anno.  
<h3>Tecniche comuni di ingegneria sociale </h3>
Gli utenti malintenzionati cercano di sfruttare il modo di pensare e di agire delle persone, così come le loro lacune. Per esempio, un utente potrebbe non rendersi conto che divulgare un numero telefonico lo rende vulnerabile. L’efficacia di un attacco informatico basato sull’ingegneria sociale è commisurata all’abilità nella forza di persuasione. Più il criminale è convincente, più è probabile che l’utente faccia qualcosa che in una situazione normale non farebbe. 
Una caratteristica degli attacchi basati sull’ingegneria sociale è la manipolazione emotiva. L’utente malintenzionato può suscitare emozioni che inducono un comportamento rischioso. Alcune delle emozioni sfruttate sono le seguenti: 
<ul>
 <li>Paura </li>
 <li>Entusiasmo </li>
 <li>Curiosità </li>
 <li>Rabbia </li>
 <li>Senso di colpa </li>
</ul>
Un’altra è l’urgenza. L’utente potrebbe per esempio ricevere un’e-mail o un messaggio che richiede di visitare immediatamente un sito Web o che pubblicizza un prodotto o un servizio disponibile solo fino a mezzanotte. Quando il criminale crea una falsa urgenza, l’utente può agire in modo meno razionale, per esempio compilando un modulo che normalmente ignorerebbe. 
La fiducia è l’essenza stessa dell’ingegneria sociale. Il malintenzionato svolge adeguate ricerche sull’utente per sapere di preciso come entrare in contatto e guadagnare la sua fiducia. Poniamo che organizzi un attacco fraudolento in cui interpreta in modo convincente il CEO della vittima. Poiché ha studiato bene il CEO e l’azienda, potrebbe indurla a divulgare informazioni riservate sulle risorse umane. 
<h3>Come funziona l’ingegneria sociale </h3>
Per limitare i rischi, le organizzazioni devono comprendere qual è l’essenza dell’ingegneria sociale. È qualcosa che va al di là della diffusione di un virus nocivo che interrompe il funzionamento di una rete. Anziché contrastare con la forza tecnologie e informazioni private, l’utente malintenzionato cerca di indurre la vittima a cadere nella sua trappola. 
Un tipico ciclo di attacco informatico basato sull’ingegneria sociale comincia con la raccolta di informazioni sul background dell’utente e di ogni gruppo a cui appartiene. Dopo la fase preparatoria, il criminale si infiltra nelle difese stabilendo interazioni apparentemente affidabili. Una volta ottenuta la fiducia della vittima e superate le sue difese, sferra l’attacco e si ritira dopo aver raggiunto l’obiettivo. 
<h2>Tipi di attacchi informatici basati sull’ingegneria sociale </h2>
<h3>Attacchi di phishing </h3>
Il phishing è quando un utente malintenzionato si finge una persona o un’organizzazione affidabile per ottenere l’accesso ed esporre le informazioni private della vittima. Due tipi di frode basati sul phishing sono lo spam phishing e lo spear phishing. Il primo consiste in un attacco diffuso e non personalizzato. Il secondo usa informazioni personalizzate per attaccare utenti specifici, in particolare obiettivi di alto profilo come dirigenti, alti funzionari pubblici e celebrità. 
Un esempio recente di spam phishing ad ampio raggio è stato la <a href="https://www.fox35orlando.com/news/ups-package-delivery-scam-florida" target="_blank" rel="noopener noreferrer">truffa del “messaggio UPS”</a>, ovvero una comunicazione inviata da un mittente che si spacciava per UPS in cui si informava il destinatario della mancata ricezione di una consegna. Il link induceva la vittima a inserire informazioni sensibili, infettare il computer con un malware o pagare una commissione superflua. 
<h3>Baiting e tailgating </h3>
Il baiting è un attacco informatico che manipola la vittima affinché esponga dati personali al criminale. L’esca (bait) è in genere un omaggio o un premio esclusivo. Il risultato dell’attacco consiste nella diffusione di un malware nel sistema informatico della vittima. 
Un metodo di baiting tipico è un allegato e-mail con un’offerta omaggio o un software gratuito fraudolento. Un altro sistema per attaccare è attraverso chiavi USB in luoghi pubblici come biblioteche e parcheggi. 
<h3>Pretexting </h3>
Il pretexing è quando un criminale assume un’identità falsa per conquistare la fiducia della vittima, interpretando per esempio un dipendente o un fornitore per indurla all’interazione diretta. Una volta compiuto il raggiro, l’utente malintenzionato può sferrare qualsiasi attacco informatico, dalla diffusione di malware all’estrazione di informazioni riservate. 
<h2>Protezione dall’ingegneria sociale </h2>
<h3>L’importanza delle password complesse </h3>
Troppo spesso le persone usano una password facile da ricordare, come il nome del proprio animale domestico, per più account e non la cambiano per diverso tempo. <a href="https://www.cisco.com/c/en/us/products/security/what-is-social-engineering.html" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Cisco</a> consiglia di creare policy per il tipo di password che i dipendenti dovrebbero usare.  
Le linee guida dovrebbero includere, per esempio, il numero di lettere, i tipi di carattere e così via. Le policy dovrebbero delineare con quale frequenza è opportuno che i dipendenti modifichino la password o cercare di integrare il cambiamento periodico della password nella tecnologia in uso. Anche un consiglio semplice come quello di ricordare agli utenti di non condividere le password contribuisce a proteggere i dati riservati. 
La posizione in cui una password viene archiviata è importante quanto la sua forma. Un sistema di gestione delle password aiuterà regolarmente l’utente a creare, proteggere, compilare e aggiornare le password. Per maggiore comodità, è consigliabile adottare un sistema in grado di effettuare la sincronizzazione tra vari dispositivi. 
<h3>Autenticazione a due fattori </h3>
Servizi di rete ad alto rischio come VPN e pool di modem dovrebbero usare l’autenticazione a più fattori per aggiungere un ulteriori livello di sicurezza. Per esempio, un dipendente può verificare una password per il computer fisso sul telefono cellulare. Un utente malintenzionato potrebbe riuscire a “indovinare” la password, ma non ad accedere a informazioni che solo un dipendente può vedere sul proprio dispositivo. 
I metodi di autenticazione a due fattori includono passcode monouso, autenticazione biometrica come la scansione dell’impronta, codici SMS e notifiche push. 
<h3>Formazione sulla consapevolezza dei dipendenti </h3>
Propinare un manuale di 50 pagine sulla sicurezza informatica a un dipendente non è un metodo efficace per incoraggiare l’apprendimento e il consolidamento delle conoscenze. È infatti probabile che la persona consulti il documento solo in caso di problemi, ammesso che se ne renda conto. Integrare la sicurezza informatica nella cultura e nelle operazioni dell’organizzazione, invece, è di cruciale importanza per massimizzare le difese del sistema. I dipendenti dovrebbero essere in grado di rispondere con sicurezza alla domanda: “Che cos’è l’ingegneria sociale?”. 
È opportuno ridurre il rischio di attacchi attraverso un corso di formazione sulla consapevolezza che sia coinvolgente e interattivo, anziché una semplice esposizione frontale ai dipendenti. Alcune organizzazioni, per esempio, offrono ai nuovi dipendenti corsi di formazione online in cui è possibile apprendere attraverso moduli online e svolgere quiz per consolidare le conoscenze. Un consiglio è quello di parlare di attacchi verificatisi di recente presso aziende simili o di eventuali problemi di sicurezza informatica affrontati dalla propria organizzazione in passato. 
La creatività è fondamentale quando si organizza un corso di formazione sulla sicurezza informatica. Molte aziende eseguono moduli con simulazioni di attacchi informatici con lo stack tecnologico a disposizione o persino sotto forma di esercizio in tempo reale. 
<h2>Riconoscimento dei segnali dell’ingegneria sociale </h2>
<h3>Campanelli d’allarme </h3>
Alcuni segnali indicati da <a href="https://www.webroot.com/us/en/resources/tips-articles/what-is-social-engineering" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Webroot</a> sono: 
<ul>
 <li>e-mail da una fonte apparentemente affidabile che chiede aiuto. Potrebbe trattarsi, per esempio, del messaggio di un “collega” che chiede informazioni su una carta di credito aziendale; </li>
 <li>fingersi un’organizzazione apparentemente attendibile come una banca per ricavare informazioni; </li>
 <li>un’azione o una risposta a qualcosa che l’utente è sicuro di non avere mai fatto. L’esempio di UPS richiama l’attenzione su un pacco in giacenza che non è mai stato ordinato. </li>
</ul>
<h3>Richieste online sospette </h3>
Di seguito sono elencati alcuni esempi di richieste poco attendibili. 
<ul>
 <li>La richiesta di effettuare una donazione a un ente benefico o a un’altra causa. Gli utenti malintenzionati sfrutteranno i temi sociali più discussi per attirare la vittima. </li>
 <li>Notifiche che comunicano una vincita. Per poter ottenere la ricompensa, l’utente dovrà compilare un modulo o fornire informazioni sulla residenza o sul conto bancario per accedere ai fondi. </li>
 <li>Una risposta a una domanda mai fatta. Un utente malintenzionato potrebbe fingersi la banca o un altro istituto, sapendo che un’e-mail da tale mittente susciterà la curiosità più di un’organizzazione completamente sconosciuta, e chiedere di effettuare l’autenticazione o di fornire l’accesso alla propria azienda. </li>
</ul>
<h3>Telefonate o e-mail insolite </h3>
Telefonate ed e-mail sospette si sovrappongono con gli altri segnali già menzionati. A volte sono più facili da riconoscere. Per esempio, un criminale che si finge la banca e invia un messaggio da un numero telefonico con intervalli ampi tra i numeri dovrebbe destare sospetto. 
Un tipo di e-mail subdolo è quando viene esposto un problema e si chiede all’utente di controllare qualcosa. In genere la verifica avviene aprendo un link o compilando un modulo. Le e-mail e i moduli potrebbero riprodurre in modo accurato il logo e lo stile dei contenuti di un’azienda conosciuta e dare un’impressione di credibilità. Queste truffe mediante phishing spesso includono un sollecito ad agire rapidamente, altrimenti l’utente subirà conseguenze, così da indurre una reazione tempestiva. 
<h2>Prassi consigliate per la prevenzione dell’ingegneria sociale </h2>
<h3>Aggiornamenti software regolari </h3>
Non bisogna dare per scontate le funzionalità di aggiornamento automatico del computer o avere fiducia che avvengano in propria assenza. I software obsoleti sono più vulnerabili agli attacchi informatici, pertanto è bene accertarsi che gli aggiornamenti automatici siano costanti. 
<h3>Protezione delle informazioni sensibili </h3>
È consigliabile applicare più livelli di protezione dei dati. Una possibilità è individuare una soluzione con punti forti specifici per proteggere quantitativi ingenti di dati sensibili. Tuttavia, è necessario agire con giudizio quando si stringe una collaborazione con un cliente come un provider di servizi di dati, perché potrebbe accedere alle informazioni personali. 
<h3>Implementazione di controlli degli accessi </h3>
Alcune misure che richiedono una scarsa manutenzione sono la gestione delle password e l’autenticazione a più fattori. Altri controlli come l’autenticazione adattiva verificano l’identità di un utente in base a fattori contestuali come la posizione, le analisi del comportamento e così via. 
<h2>Risorse aggiuntive </h2>
<h3>Caratteristiche di sicurezza di LastPass </h3>
Un fattore di distinzione chiave tra LastPass e altri sistemi di gestione delle password è la sua crittografia a conoscenza zero. Solo l’utente disporrà dell’accesso ai dati e alla password principale attraverso una chiave esclusiva. Questo meccanismo separa i dati non crittografati dai nostri server e protegge l’integrità dei dati dell’utente. 
<h3>Protezione degli account personali e aziendali </h3>
Se da un lato è probabile che si implementi una maggiore sicurezza negli account aziendali, dall’altro è consigliabile aumentare la protezione anche delle informazioni personali. Una misura semplice consiste nell’aggiungere l’autenticazione a più fattori all’e-mail o all’accesso dell’home banking. Un sistema di gestione delle password o di autenticazione elimina l’inconveniente di dover ricordare la password o preoccuparsi di eventuali violazioni della sicurezza. 
Gli hacker usano il social engineering per sferrare attacchi sempre più intelligenti. Tuttavia, una volta capito che cos’è l’ingegneria sociale, è possibile individuare e fermare i tentativi di manipolazione che mettono a repentaglio la sicurezza informatica. Quando ci si trova di fronte a qualcosa di sospetto, è opportuno porsi domande come le seguenti. 
<ul>
 <li>Provo un’emozione più intensa del solito? (Per esempio si avverte un’improvvisa paura, curiosità, ansia, fretta, eccetera) </li>
 <li>Questo messaggio proviene da una persona o un’azienda attendibile? </li>
 <li>Ci sono link o allegati sospetti? </li>
 <li>Sembra troppo bello per essere vero? </li>
</ul>
Bisogna tenere presente che la base del cosiddetto “hacking umano” è sfruttare le emozioni e i comportamenti dell’utente, pertanto è opportuno calmarsi e riflettere, affidarsi all’istinto ed essere giudiziosi nell’uso di Internet e nelle prassi di sicurezza, in modo da evitare le strategie dell’ingegneria sociale. 
Rimani al corrente di ogni sviluppo dell’ingegneria sociale. <a href="https://lastpass.com/enterprise_trial.php" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Comincia subito il periodo di prova con LastPass</a>.

Social engineering: significato e come proteggersi 

Scopri le basi del social engineering: il significato, i rischi e la protezione che LastPass può offrire contro questi tipi di attacchi informatici. 

Social engineering: il significato

Con l'anno nuovo, arrivano anche dispositivi nuovi. Hai sincronizzato i contatti e organizzato tutte le foto, e magari stai decidendo se conservare la scatola del tuo dispositivo (riciclala e togliti il pensiero!).

Ma hai pensato alle tue password, agli appunti importanti e agli account che condividi con parenti, amici e colleghi? Per il tuo nuovo dispositivo ci vuole LastPass!

Configurare il tuo nuovo dispositivo è semplice quando utilizzi LastPass per le tue credenziali personali o per lavoro. Segui i quattro passaggi indicati di seguito per rendere il 2022 un anno all'insegna della massima tranquillità per la protezione delle tue password. E allora iniziamo subito, configurando il tuo account LastPass sul nuovo dispositivo.
<ol>
 	<li>
<h3>Scarica l'app </h3>
</li>
</ol>
Puoi scaricare l'app LastPass sul tuo dispositivo iOS o Android in pochissimi passaggi, dall'Apple App Store o dal Google Play Store.

Consigliamo di utilizzare LastPass sia sui dispositivi mobili che sui desktop, quindi non dimenticare di scaricare l'<a href="https://lastpass.com/misc_download2.php" target="_blank" rel="noopener">estensione browser</a> di LastPass. L'estensione browser chiede di salvare le password nella Cassaforte LastPass, genera nuove password e compila automaticamente le informazioni di accesso con la massima fluidità. Non potrebbe essere più semplice!
<ol start="2">
 	<li>
<h3>Utilizza la password principale per accedere</h3>
</li>
</ol>
La tua password principale sarà l'unica password di cui avrai bisogno quando usi LastPass, quindi assicurati che sia univoca. Questo significa che non la devi mai (e poi mai) utilizzare da un'altra parte.

Sia che tu sappia già tutto sulle password o che ti serva qualche consiglio su come creare <a href="https://blog.lastpass.com/2021/05/how-to-use-lastpass-to-create-secure-login-credentials/" target="_blank" rel="noopener">credenziali sicure</a>, è sempre e comunque una buona idea riflettere sulle caratteristiche che una password principale deve avere per essere difficile da violare.
<ul>
 	<li>Una lunghezza minima di 12 caratteri (se sono di più, ancora meglio!)</li>
 	<li>Lettere maiuscole, minuscole, numeri e caratteri speciali</li>
 	<li>Una passphrase casuale, facile da ricordare (ma non da dedurre)</li>
 	<li>Nessuna informazione personale (nomi di parenti o animali domestici, indirizzi)</li>
</ul>
Ancora non sai bene come fare? Prova il <a href="https://www.lastpass.com/features/password-generator" target="_blank" rel="noopener">generatore di password</a> di LastPass per creare subito una password sicura e casuale.
<ol start="3">
 	<li>
<h3>Configura l'autenticazione</h3>
</li>
</ol>
LastPass Authenticator offre un'esperienza di autenticazione adattiva, aggiungendo un ulteriore livello di sicurezza. Puoi scaricare l'<a href="https://lastpass.com/auth/" target="_blank" rel="noopener">app LastPass Authenticator</a> sul tuo nuovo dispositivo iOS o Android.

L'autenticazione a più fattori valuta una combinazione di fattori biometrici e contestuali per confermare la tua identità, richiedendo: qualcosa che sai (una password), qualcosa che possiedi (un dispositivo mobile) e qualcosa che ti caratterizza (un'informazione biometrica).

Abbina il <a href="https://support.logmeininc.com/lastpass/help/i-have-a-new-phone-what-should-i-do" target="_blank" rel="noopener">nuovo dispositivo al tuo account LastPass</a> effettuando l'accesso al tuo account LastPass: seleziona Ho un telefono nuovo &gt; Invia un'email di recupero e segui le istruzioni visualizzate. Ti verrà inviata un'email di registrazione per l'autenticazione che ti permetterà di associare il tuo account LastPass con il nuovo dispositivo.

Se utilizzi LastPass per lavoro, l'autenticazione a più fattori è un elemento fondamentale per una strategia efficace di cibersicurezza: ti aiuta ad affrontare il problema del costante aumento degli <a href="https://blog.lastpass.com/2021/05/worried-about-ransomware-turn-on-mfa/">attacchi di ransomware.</a>  Inoltre, per molte <a href="https://blog.lastpass.com/2021/09/cybersecurity-insurance-providers-require-multi-factor-authentication-mfa/" target="_blank" rel="noopener">compagnie di assicurazione informatica</a> l'autenticazione a più fattori è ora un requisito indispensabile, per via del costante pericolo di violazione dei dati che minaccia piccole e grandi aziende.
<ol start="4">
 	<li>
<h3>Aggiorna i tuoi dispositivi affidabili</h3>
</li>
</ol>
Se sei l'unica persona che utilizzerà il nuovo dispositivo e se adotti pratiche sicure in materia di password, puoi aggiornare le impostazioni del tuo account in modo che questo dispositivo venga ritenuto affidabile. Dopo aver effettuato l'accesso, l'autenticazione a più fattori ti permetterà di selezionare questo dispositivo come affidabile per i prossimi 30 giorni.

Ricordati di conservare un elenco di tutti i tuoi dispositivi affidabili. Se vengono rimosse le autorizzazioni per uno di questi dispositivi, <a href="https://support.logmeininc.com/lastpass/help/manage-trusted-devices-for-multifactor-authentication-lp030010" target="_blank" rel="noopener">non dimenticare di eliminarlo</a> dall'elenco di Dispositivi affidabili. 

Il tuo nuovo dispositivo predisposto per LastPass

Hai raggiunto il passaggio quattro? Congratulazioni, il tuo nuovo dispositivo è ora protetto con LastPass!

Continua a esplorare la tua <a href="https://www.lastpass.com/features/password-vault" target="_blank" rel="noopener">Cassaforte LastPass</a> per assicurarti che contenga tutte le tue credenziali; verifica di aver impostato l'<a href="https://www.lastpass.com/features/emergency-access" target="_blank" rel="noopener">Accesso di emergenza</a>, aggiungendo un altro utente LastPass attivo; e controlla che il <a href="https://blog.lastpass.com/2021/08/how-to-use-lastpass-for-dark-web-monitoring/" target="_blank" rel="noopener">Monitoraggio del dark web</a> sia stato attivato, per potenziare la prevenzione dei tentativi di violazione.

<a href="https://www.lastpass.com/" target="_blank" rel="noopener">Scopri di più</a> su tutto quello che ti offre LastPass, per portare la tua sicurezza (personale o professionale) a un livello superiore nel 2022.

Anno nuovo, dispositivo nuovo? Imposta LastPass

Con l'anno nuovo, arrivano anche dispositivi nuovi. Hai sincronizzato i contatti e organizzato tutte le foto, e magari stai decidendo se conservare la scatola del tuo dispositivo (riciclala e togliti [..]

Forse hai notato che ultimamente abbiamo chiesto ai nostri clienti di applicare alcune modifiche ai loro account LastPass. Alcuni esempi includono l’obbligo di impostare una password principale più lunga e più complessa per soddisfare i requisiti di conformità alle buone prassi raccomandate, nonché la richiesta agli utenti di eseguire nuovamente la registrazione con l’autenticazione a più fattori (MFA). Tutte queste modifiche hanno l’obiettivo di offrire maggiore protezione ai nostri clienti e ora vogliamo contestualizzarle, condividendo maggiori informazioni sul motivo delle nostre richieste, ovvero un panorama delle minacce che continua a evolversi. I nostri clienti potranno così comprendere meglio PERCHÉ queste modifiche sono importanti. Per offrire maggiore chiarezza, parleremo di queste novità recenti, indicando quali sono le minacce che le hanno rese necessarie e come questi aggiornamenti siano stati appositamente progettati per difenderti.

Requisiti di aggiornamento della password principale

Perché sono stati introdotti? 

Tutti sanno che una password con un maggior numero di caratteri garantisce più protezione e resilienza. Ma questo è solo l’inizio. Il livello di sicurezza di una password è un concetto complicato, che include vari fattori diversi, quali lunghezza, complessità e imprevidibilità. Le attuali linee guida dell’Istituto nazionale per gli standard e la tecnologia (NIST) prescrivono che le password generate da esseri umani debbano includere almeno 8 caratteri (NIST 800-3B); tuttavia, alla luce delle recenti evoluzioni osservate nelle tecnologie di violazione delle password e negli attacchi di forza bruta, e considerando allo stesso tempo la naturale tendenza umana a creare password prevedibili e facili da ricordare, le raccomandazioni attuali stabiliscono la necessità di password ancora più lunghe.

I nuovi requisiti di lunghezza della password principale introdotti da LastPass sono solo parte di una serie progressiva di iniziative volte ad aiutare i nostri clienti a proteggersi meglio sia dalle minacce informatiche attuali che da quelle emergenti. In passato, anche se le password principali di 12 caratteri sono l’impostazione predefinita di LastPass dal 2018, i clienti che preferivano non avvalersi di questa opzione potevano creare password principali con meno caratteri. Implementando password principali con 12 caratteri di lunghezza come requisito obbligatorio e applicando un maggior numero di iterazioni di PBKDF2 (introdotte qualche mese fa), stiamo aiutando proattivamente i nostri clienti a generare chiavi di crittografia più potenti e resilienti.

Dettagli sui nuovi requisiti

Da aprile 2023, tutti i nuovi clienti LastPass e i clienti che reimpostano la password principale hanno l’obbligo di usare almeno 12 caratteri per creare o aggiornare questa password. Da gennaio 2024 LastPass estenderà lo stesso requisito di 12 caratteri di lunghezza alle password principali di tutti i clienti.

Per applicare questo aumento del numero minimo di caratteri, i clienti dovranno accedere al loro account LastPass per confermare uno dei due scenari seguenti:
<ul>
 	<li>Per i clienti che confermano di avere già una password principale di 12 caratteri non è richiesta alcuna azione, visto che rispettano già i requisiti di conformità al nuovo criterio.</li>
 	<li>Ai clienti che non sono ancora conformi al nuovo criterio verrà invece richiesto di creare una nuova password principale di 12 o più caratteri.</li>
</ul>
Per i clienti che dovranno aggiornare le loro password principali, ecco un elenco di buone prassi da seguire:
<ul>
 	<li>Usa almeno 12 caratteri, anche se consigliamo di aggiungerne qualcuno in più.</li>
 	<li>Usa almeno uno dei seguenti tipi di caratteri: lettere maiuscole, minuscole, numeri e caratteri speciali.</li>
 	<li>Scegli una frase che sarai in grado di ricordare, ma che non è facile da dedurre (p.es. una passphrase).</li>
 	<li>Accertati che sia una frase solo tua.</li>
 	<li>Non usare il tuo indirizzo email come password principale.</li>
 	<li>Non usare dati personali nella tua password principale.</li>
 	<li>Non usare sequenze di caratteri (p.es. "1234") o caratteri ripetuti (p.es. "aaaa").</li>
 	<li>Assicurati di non riutilizzare la tua password principale su altri account o applicazioni.</li>
</ul>
Perché non ho ancora ricevuto la richiesta di modificare la mia password principale? 

Questo criterio verrà implementato nella nostra base clienti in più fasi: i primi a ricevere le notifiche email saranno i nostri clienti Free, Premium e Families, seguiti dai clienti Teams e Business verso fine gennaio 2024. Per la comodità dei nostri utenti finali, LastPass permette ai clienti di scegliere quanto tempo deve trascorrere fra gli accessi all’account prima che venga richiesto l’inserimento della password principale. Data la presenza di queste impostazioni di accesso personalizzate, non siamo in grado di fornire una stima di quando il tasso di adozione di questa iniziativa raggiungerà il 100% di tutti i nostri clienti.

<a href="https://support.lastpass.com/s/document-item?language=en_US&amp;bundleId=lastpass&amp;topicId=LastPass/set-up-account-recovery.html&amp;_LANG=enus">Imposta le opzioni di recupero dell’account prima di modificare la password principale</a>

<a href="https://support.lastpass.com/s/document-item?language=en_US&amp;bundleId=lastpass&amp;topicId=LastPass/change-master-password.html&amp;_LANG=enus">Come modificare la tua password principale</a>

Controllo incrociato delle nuove password principali sul dark web

Il mese prossimo LastPass inizierà anche ad applicare controlli immediati sulle password principali nuove o reimpostate, confrontandole con un database di credenziali violate per garantire che la password selezionata non sia stata esposta sul dark web in passato. Se la password viene rilevata in una violazione passata, un pop-up “Avviso di sicurezza” comunicherà all’utente che la password che ha scelto è già stata esposta e che occorre selezionare un’altra password per continuare.

Perché procediamo in questo modo? 

La risposta è semplice: le password esposte sono facili da violare. I moderni strumenti di violazione delle password sono in grado di inserire interi elenchi di password note nei loro set di dati e questa capacità riduce drasticamente il tempo necessario per dedurre le credenziali di un account. Richiedere ai nostri utenti di selezionare una password che non sia già stata esposta ne rende molto più difficile la violazione.

<a href="https://support.lastpass.com/s/document-item?language=en_US&amp;bundleId=lastpass&amp;topicId=LastPass/c_lastpass_faqs_users_about_dark_web_monitoring.html&amp;_LANG=enus">Cos’è il Monitoraggio del dark web?</a>

<a href="https://support.lastpass.com/s/document-item?language=en_US&amp;bundleId=lastpass&amp;topicId=LastPass/sd_dwm_start_monitoring.html&amp;_LANG=enus">Come abilitare il Monitoraggio del dark web in LastPass</a>

Nuove registrazioni con autenticazione a più fattori (MFA)

A maggio 2023 LastPass ha introdotto nuove misure per semplificare la nuova registrazione con MFA per i clienti Business non federati che usano metodi di autenticazione comuni, come Microsoft Authenticator, Google Authenticator o LastPass Authenticator. La nuova registrazione per l’autenticazione Grid sarà disponibile presto e i clienti potranno scegliere di effettuare nuovamente la registrazione con Microsoft o Google.

Perché procediamo in questo modo? 

Come indicato nelle nostre <a href="https://blog.lastpass.com/2023/03/security-incident-update-recommended-actions/">comunicazioni sull’incidente di sicurezza di marzo 2023</a>, la reimpostazione dell’MFA è obbligatoria, poiché riduce il rischio derivato dall’esposizione passata del backup della base dati relativa all’MFA e alla federazione di LastPass.

Se non l’hai ancora fatto, avvia manualmente una nuova registrazione all’MFA per i clienti non federati. Puoi trovare istruzioni dettagliate su come procedere nel nostro <a href="https://support.lastpass.com/help/security-bulletin-recommended-actions-for-business-administrators#topic_4">bollettino sulla sicurezza</a>.

In conclusione

Ricapitolando, queste modifiche vengono applicate in risposta a un panorama delle minacce informatiche che continua a evolversi. Il nostro obiettivo è aumentare la protezione dei nostri clienti. LastPass non ti chiederà mai di intraprendere un’azione o di apportare modifiche senza uno scopo ben preciso, e faremo sempre di tutto per comunicartelo con la massima trasparenza.

Segui i post del blog di LastPass per scoprire le novità future e le ultime notizie sulle minacce che colpiscono i metodi di autenticazione, sul nostro settore e sui nostri clienti.

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