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La psicologia delle password, 2022: il nuovo rapporto

Amber SteelNovember 01, 2022
La psicologia delle password, 2022: il nuovo rapporto
Sapevate che l’economia digitale attualmente rappresenta oltre il 10% del PIL statunitense? I trilioni di dollari che transitano attraverso le operazioni elettroniche rispecchiano il modo in cui lavoriamo, apprendiamo, socializziamo e facciamo acquisti in rete. Praticamente, viviamo online ed è proprio per questo che la nostra vita digitale deve essere più sicura che mai. Considerato il fattore “prossimità” che ci accomuna e la crescente fiducia che riponiamo nelle tecnologie per tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana, è inevitabile che la popolazione nel suo complesso venga in qualche modo sensibilizzata alla questione della sicurezza informatica. Di fatto, il nostro ultimo rapporto rivela che il 65% delle persone intervistate ha una qualche cognizione di cibersicurezza. Ma in cosa consiste esattamente questa loro consapevolezza in materia nel 2022? E la consapevolezza, per una persona media, si traduce realmente in azione? Cosa motiva la gente a cambiare le proprie abitudini online e ad attuare il cambiamento psicologico necessario per migliorare le proprie pratiche di cibersicurezza? Nel nostro rapporto sulla psicologia delle password di quest’anno, cerchiamo di capire cosa le persone pensano di sapere sulla sicurezza informatica e come ciò si riflette sul modo in cui scelgono di proteggersi in rete. In questa nuova edizione del rapporto annuale, per la prima volta analizziamo anche come le persone vengono a conoscenza delle tematiche che riguardano la cibersicurezza e quali sono le differenze generazionali negli approcci alla sicurezza digitale. Il rapporto dell’anno scorso ha messo in luce come la pandemia di COVID-19 abbia avuto un ruolo molto importante nel dirottare le abitudini che le persone avevano online, rivelando inoltre come le pratiche di sicurezza informatica fossero in larga misura dettate da emozioni come la paura e la rassicurazione. Cos’è cambiato nel frattempo? Leggete il nuovo rapporto per scoprire:
  • se le persone sono più responsabili in materia di sicurezza informatica e in cosa le loro pratiche si rivelano inadeguate;
  • la discrepanza tra la loro consapevolezza in materia e l’implementazione delle pratiche ottimali;
  • perché sentirsi esperti della rete non implica essere più al sicuro;
  • i pro e i contro dei diversi approcci generazionali alla cibersicurezza;
  • le strategie per passare dalla consapevolezza all’azione.
Malgrado gran parte delle persone vengano sensibilizzate alla sicurezza informatica, il nostro rapporto rivela che molte (il 62%) continuano a riutilizzare le password. Qual è la ragione? La sensibilizzazione e la consapevolezza potrebbero non essere sufficienti. Consultate le nostre infografiche per approfondire le contraddizioni e i punti salienti che emergono dai dati raccolti nel rapporto 2022 sulla psicologia delle password visitando questa pagina.